FIGC, la Procura apre un’indagine per evasione fiscale degli arbitri

Diversi direttori di gara italiani sono stati sanzionati dall'Agenzia delle Entrate per mancati versamenti fiscali sui compensi UEFA tra il 2018 e il 2022: coinvolti anche gli ex arbitri Orsato e Rocchi

Redazione Solo la Roma
3 min di lettura

La Procura Federale della FIGC ha recentemente aperto un’indagine sull’evasione fiscale di numerosi arbitri italiani, tra cui spiccano i nomi degli ex arbitri Daniele Orsato e Gianluca Rocchi, quest’ultimo attualmente designatore arbitrale. Secondo quanto riportato da La Repubblica, l’inchiesta trae origine da un esposto inviato al procuratore generale dello Sport, Ugo Taucer, che ha portato alla richiesta di avvio del procedimento.

- Pubblicità -

La denuncia verte su violazioni del Codice di Giustizia Sportiva e del regolamento dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), relative a compensi percepiti dall’UEFA tra il 2018 e il 2022, su cui non sarebbero state pagate le dovute imposte.

Irregolarità su 50 arbitri

Le indagini della Guardia di Finanza hanno già accertato irregolarità su circa cinquanta arbitri, riguardanti compensi ricevuti all’estero. In molti casi, gli interessati hanno scelto di sanare la propria posizione fiscale attraverso il ravvedimento operoso, accettando sanzioni ridotte a seguito degli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle Entrate a metà 2024.

L’indagine sportiva si concentra su possibili violazioni dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, che impone il rispetto di principi di lealtà, correttezza e probità, e dell’articolo 42 del regolamento AIA, che richiede comportamenti trasparenti e rispettosi della morale comune per tutelare l’immagine dell’associazione.

Cosa rischiano

Gli arbitri coinvolti potrebbero affrontare sanzioni che spaziano da una semplice ammenda a provvedimenti più gravi come squalifiche o inibizioni. La Procura FIGC, dopo aver raccolto gli atti, deciderà se procedere con i deferimenti, sottolineando ancora una volta l’importanza di garantire trasparenza e credibilità all’interno del mondo arbitrale.

Caos arbitri

Questa situazione si aggiunge alla già ben complicata posizione degli arbitri per l’operato svolto finora. Recentemente anche la Roma ha alzato la voce con il proprio direttore sportivo Florent Ghisolfi, che nel corso di un’intervista concessa ai microfoni del Corriere dello Sport ha chiesto equità, uniformità, giustizia e più Var.

In particolare, la Roma contesta sette torti arbitrali evidenti e riconosciuti da testate nazionali e moviole sportive. Gli episodi dubbi riguardano i match disputati contro Empoli (trattenuta in area su Shomurodov), Juventus (mani di Bremer in area di rigore), Genoa (fallo di De Winter su Dybala e intervento di Sabelli su Pellegrini), Monza (pestone di Kyriakopoulos su Baldanzi), Fiorentina (rigore concesso ai viola per un intervento sul pallone di Celik ), Verona (gomitata di Magnani a N’Dicka) e Napoli (mancata espulsione di Lukaku).

Condividi questo articolo
Notizie, approfondimenti e opinioni sulla Roma, 24 ore su 24. Sempre con il cuore giallorosso. 🐺✍️
Nessun commento