Per una Roma che si prepara ad affrontare il Braga in Europa League, c’è una Fiorentina che, domani alle 18:45 per la penultima gara di Conference, accoglierà il Lask al Franchi. Una gara di cui non potrà inevitabilmente far parte Edoardo Bove, così come le successive che i Viola dovranno sostenere in una stagione condotta brillantemente sin qui. Ieri mattina l’ex centrocampista giallorosso si è sottoposto all’intervento per impiantare il defibrillatore removibile sottocutaneo, ed ora parte il più o meno lungo periodo di attesa.
Come riportato da Il Messaggero, i primi test avrebbero evidenziato una piccola lesione del ventricolo sinistro, ed altri approfondimenti sono in programma circa le sue condizioni di salute. Bove terrà dunque tale dispositivo nel suo corpo e avrà il verdetto fra circa due mesi, quando si saprà di più circa la possibilità di riprendere l’attività agonistica. A quel punto il giocatore deciderà se tenerlo, rimuoverlo o passare ad una versione definitiva come quella del collega Eriksen. Tra domani e sabato potrà tornare a casa, ma fioccano gli interrogativi sul suo futuro.
Prestito all’Everton un’opzione
Va da se che il primo punto sarà capire se a Bove verrà permesso anzitutto di tornare a giocare, ma qualora ciò si ritenesse possibile, abbiamo già sottolineato come la possibilità di rimanere in Italia sia remota, viste le regole ferree sull’argomento. Un problema per la Roma, visto che il riscatto obbligatorio che la Fiorentina era pronta ad esercitare si concretizzava solo al raggiungimento di un tot di presenze. Un patrimonio che i giallorossi rischiano di vedere sperperato, visti i 22 anni d’età ed un contratto fino al 2028.
La soluzione potrebbe essere in Premier League, un campionato che, il caso Eriksen insegna, è molto più elastico e permissivo circa questo tipo di episodi. L’opzione prestito all’Everton cacherebbe a fagiolo, visto che i Toffees sono di proprietà dei Friedkin, che dunque avrebbero la possibilità di farlo giocare ancora e riapprezzarlo. Discorsi ovviamente rimandati tutti ad un secondo momento, quando avremo la notizia, si spera, che Bove possa anzitutto tornare a fare ciò che sa fare meglio e che ha sempre sognato da bambino: calcare un campo da gioco.
