I segnali di ripresa erano arrivati immediati dopo l’arrivo di Ranieri ed erano proseguiti per tutta la fine dell’anno, ma ora la Roma ingrana e può veramente sognare una seconda parte di stagione che, al netto del ritardo accumulato in classifica, possa regalare qualche gioia ai tifosi. Il passaggio a vuoto di Como, la gara più brutta sotto il tecnico di San Saba, è stato prontamente assimilato dalla squadra, che nelle successive 6 gare tra campionato e Coppa Italia ha ottenuto 4 vittorie, tra le quali spicca il derby, e i 2 pareggi con Milan e Bologna.
Ieri all’Olimpico non una partita semplice, contro un Genoa che ha confermato l’ottimo stato di forma delle ultime uscite, con un primo tempo maturo, ordinato e chiuso sul punteggio di 1-1. Roma che è rimasta calma e non si è disunita come succedeva prima, e con un Dybala in questo stato è tutto più facile. Prestazione sontuosa dell’argentino, un giocatore di una categoria diversa rispetto agli altri, che ha ritrovato fiducia ed una forma fisica utile a determinare. Sarà un caso, ma nelle 10 con Ranieri è sempre partito titolare, concludendone 3 o uscendo sempre dopo il 75′ (escluse le due di Europa League).
Il rinnovo automatico dovrebbe scattare senza problemi di questo passo, per la gioia sua, dei tifosi e dell’allenatore. Chi invece andrà in scadenza è l’evergreen El Shaarawy, ma siamo sicuri di volerlo perdere? Un giocatore da zero lamentele e tanta grinta e voglia ogni volta che scende in campo, ed anche ieri cesella il gol che riporta la Roma in vantaggio e mette in discesa una partita spinosa. Ranieri interverrà, ne siamo certi, ma ora c’è un altro problema da risolvere: L’Olimpico è una regola per i giallorossi, con 6 vittorie consecutive ottenute, ma in trasferta?
AZ Alkmaar e Udinese per il mal di trasferta
Vincere aiuta a vincere è il detto che ci sentiamo ripetere fin da quando ci siamo avvicinati al calcio, ma la continuità di risultati è un problema che la Roma si porta avanti da troppo tempo. La vittoria lontano dalle mura amiche manca dal 25 aprile 2024, giorno in cui i capitolini espugnarono la Bluenergy Arena di Udine grazie ad un gol di Cristante, ora corteggiato dalla Fiorentina, di testa a tempo scaduto. Sono quasi 9 mesi, un vero e proprio parto, con Ranieri chiamato a rimediare: AZ Alkmaar e proprio l’Udinese sono la medicina al mal di trasferta, due gare in tre giorni lontano dall’Olimpico per scrollarsi di dosso questo tabù.