La 24ª giornata di Serie A è ormai iniziata e per la Roma, questa, sarà una sfida da non sbagliare. Nel match contro il Venezia, infatti, ci sono in palio punti importantissimi, che potrebbero riavvicinare la squadra giallorossa al Milan e poter iniziare a pensare nuovamente alla Zona Europa, lontana per ora ben 11 punti.
Le difficoltà di questa gara sono diverse anche per via dello status dei lagunari, intenzionati ad iniziare la corsa verso la salvezza. Claudio Ranieri però è ben consapevole delle capacità delle proprie pedine e, approfittando del periodo di vacanza regalato sia ad Hummels che a Paredes, potrebbe essere Pisilli il calciatore a comando del centrocampo.
Niccolò Pisilli infatti si potrebbe ritrovare a gestire il centrocampo con Cristante e Pellegrini, data la squalifica che dovrà scontare Kone. La presenza del giovane classe 2004 potrebbe risultare importante date le sue caratteristiche fisiche per spezzare il gioco e un’arma in più per l’attacco. In questa stagione il frutto del vivaio giallorosso ha avuto il suo exploit, sancito inoltre dal gol per la rimonta definitiva, proprio contro il Venezia, al tempo della Roma di Ivan Juric.
La sua crescita, dunque è stata importante, tanto da diventare uno dei calciatori più utilizzati della squadra. Pisilli ad oggi ha giocato 1510′ suddivisi in 27 presenze stagionali, minuti preziosi che lo hanno messo nella classifica dei 10 giocatori di movimento più utilizzati in questa stagione. Soltanto in 8, escluso Svilar, hanno giocato più del numero 61.
Pisilli contro Nicolussi-Caviglia, il faccia a faccia delle nuove generazioni
La sfida tra Venezia e Roma sarà interessante da seguire proprio per scoprire come due giovanissimi affronteranno il match da titolari. I due talenti, Pisilli da una parte e Nicolussi-Caviglia dall’altra, si scontreranno per portare punti alle due squadre. Precisione e giocate da parte dell’ex Juventus, imprevedibilità , dinamismo e tempi giusti del giallorosso. Due giocatori sicuramente diversi, ma sicuramente pieni di talento e consapevoli, in qualche modo, di rappresentare il futuro del calcio italiano.