Roma, De Rossi: “Mi sento nato per questo lavoro. Pellegrini un vero capitano”

Riccardo Siciliano
Riccardo Siciliano
Daniele De Rossi, allenatore della Roma

Daniele De Rossi ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Dazn. Il tecnico ha parlato della sua prima estate alla guida della Roma: “Le differenze con le estati che vivi da calciatore sono parecchie. Da calciatore venivo in paio di giorni prima del raduno e mi rimettevo un po’ in sesto per preparare la stagione con grande calma. Io sono rimasto qua invece tutta l’estate e devi fare un lavoro che inizia veramente molto prima. Qui devi pensare a tutto, devi essere pronto per tutto e sapere che la pressione sarร  tanta. Mi รจ piaciuto moltissimo e penso che mi sento nato per fare questo lavoro, e farla all’inizio รจ la cosa piรน bella che ti fa sentire in controllo e con la possibilitร  di creare la tua squadra”.

Sui giochi di calcio: “C’erano questi giochi, una volta si chiamava PC calcio se non sbaglio. Poi รจ diventato Football Manager credo che esista ancora, noi lo chiamavano Scudetto ed era pieno di questi giochetti qui. Eravamo sempre dentro al gioco e lo facevamo diventare una parte importante dei nostri pomeriggi, non c’era la Playstation ma qualcosa di molto lontanamente paragonabile e il gioco del calcio manageriale era il mio preferito. Insieme ai miei amici anche d’estate rinunciavamo al mare e si sceglieva ognuno la sua squadra e metteva il nome di un allenatore a cui si era affezionati. Ogni tanto mettevo il nome del mio allenatore all’Ostiamare, ma spesso era Daniele De Rossi, si sceglieva la Roma e tu eri l’allenatore. Speso di essere un po’ piรน bravo di quanto non fossi a Football Manager”.

Sulla Roma che sta nascendo: “Una squadra piรน tecnica, con piรน qualitร  e che tiene la palla piรน spesso, la perde con meno facilitร  in fase offensiva magari per fare la giocata decisiva e non la perde nella costruzione. Una squadra con grande gamba puรฒ riconquistare palla piรน spesso piรน in avanti e piรน velocemente e questo ti permette di essere piรน dominante dal punto di vista del ritmo e del possesso del pallone. Ogni anno puรฒ essere una stagione per un salto di qualitร , non solo per Lorenzo (Pellegrini) ma per tutti i giocatori. La mia carriera me l’ha insegnato che anche a 30 puoi migliorare. Pellegrini l’ho visto da tifoso, l’ho accompagnato in questo suo percorso con un paio di messaggi, qualche chiamata ogni tanto e ci incontravamo, ma senza stargli troppo sopra. Quando l’ho rincontrato a gennaio ho incontrato un uomo vero, un capitano vero e un’atleta incredibile. Quest’anno stiamo lavorando bene, sta lavorando alla grande e sta dando una mano ai giovani, sia lui che Mancini e Cristante stanno facendo quello che gli ho chiesti anche l’altro anno. Ci metto dentro anche El Shaarawy, che รจ un carattere un po’ piรน taciturno, ma รจ una persona di riferimento per noi”.

Sulla lotta per l’Europa: “Ci sono squadre forti. Il Bologna ha preso un altro grande allenatore, il Milan ha fatto uno squadrone, la Juventus idem, l’Inter รจ impossibile non menzionarla. Credo che anche la Lazio abbia una squadra molto logica, con grande gamba e fisicitร . L’Atalanta รจ una realtร  internazionale, il Napoli lavorerร  sia sulla qualitร  dei giocatori sia con l’allenatore. La Fiorentina c’รจ. Ci sono 8-9 squadre, sarร  dura tenerne 4 dietro”.

Su Soulรฉ: “Al suo primo campionato ha fatto qualcosa di incredibile, i dati dimostrano che ha ottenuto numeri superiori rispetto ai suoi pari etร , tra i piรน forti al mondo. L’inserimento รจ stato agevolato dal fatto che siamo veramente un bel gruppo. Sia Paredes che Dybala lo hanno aiutato molto, gli argentini fanno molta ‘famiglia’ e si sostengono a vicenda. Lo vedo integrato completamente nel grippo. Lui, oltre alla qualitร , ci mostrerร  anche tanta voglia, che ha dimostrato anche in fase di scelta”.

Su Dovbyk: “Un giocatore che ha alle spalle stagioni con tanti gol, soprattutto l’ultima, con una squadra che non era costruita per arrivare cosรฌ in alto. Con Savio, รจ stato l’artefice principale della cavalcata del Girona. รˆ un giocatore importante dal punto di vista realizzativo, ma anche per la profonditร  e lo spazio che ci dร  alle spalle della difesa avversaria. Ci puรฒ aiutare a tenerci piรน corti e a respirare quando ci troveremo in difficoltร ”.

Su Sangarรฉ: “รˆ stata una scelta piรน societaria che mia. Ho guardato un video al volo e ho detto ‘In futuro diventerร  un giocatore importante’. Quando ci lavori, ti accorgi che questo futuro potrebbe essere anche piรน prossimo; รจ un giocatore di una qualitร  incredibile, con un dinamismo straordinario. Deve lavorare tatticamente, si vede che รจ istintivo, รจ classe e talento puro. Ci dobbiamo lavorare, ma giocherร  a calcio ad occhi chiusi in Serie A”.

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Nato a Roma il 22 gennaio del 2001, amante del calcio e dello sport a 360ยฐ. Laureato in Comunicazione, tecnologie e culture digitali, adesso costruisco il mio futuro sulle mie due grandi passioni.
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