Sorrisi a fine partita, come è giusto che sia dopo una vittoria che, a questo punto della stagione, conta al di là di come è venuta. L’1-0 della Roma al Verona non ha fatto brillare gli occhi dei tifosi, che hanno anche lanciato un appello alla società con riguardo al rinnovo di Svilar, ma regala tre punti vitali per i giallorossi, momentaneamente a -2 dalla Champions aspettando le sfide delle altre. Giusto però analizzare brevemente il match dell’Olimpico, in fisiologici up ad down che la squadra ha fatto registrate.
Il terzetto di difesa, pur senza strafare, ha retto bene davanti ad un Svilar quasi mai impensierito veramente, e sono forse due le note stonate di una serata comunque positiva: un Baldanzi che continua a essere né carne né pesce, generoso ma mai sopra le righe con qualche giocata degna di nota, e degli esterni un po’ sottotono. Qualcosa di piuttosto fisiologico per Angelino e Saelemaekers dopo aver speso tanto e per aver più di una volta tolto le castagne dal fuoco alla Roma, ma soprattutto il belga è chiamato ad un finale di stagione di un certo tipo.
I giallorossi sono interessati alla sua permanenza e lui vuole restare nella capitale, ma servono prestazioni migliori della ultime per meritare un investimento da 20-25 milioni, quelli che al momento chiederebbe il Milan per la cessione a titolo definitivo. Le note positive più marcate? Sicuramente uno Shomurodov ancora preziosissimo, generoso in quanto a tagli in profondità e soprattutto presente per spingere in porta il pallone della vittoria, da rapace d’area nell’unica occasione della partita. Con quello contro il Verona, sono 7 gol su 7 segnati all’Olimpico in questa stagione per l’uzbeko, che si esalta davanti al pubblico amico. Certo, per la rete di ieri un Mate offerto a Soulé è d’obbligo.
Soulé protagonista, ma quando torna Dybala…
Del talento argentino una cosa spicca su tutte, ovvero il coraggio e l’intraprendenza nelle giocate, per un calciatore non più nascosto ma voglioso di farsi dare la palla per incidere. Proprio con tale spirito ieri ha raccolto il lancio perfetto di Cristante, ha saltato di netto il connazionale Valentini ed ha trovato in area Shomurodov con un dolce scavino a superare Montipò. Soulé è protagonista, come è giusto che sia per uno con le sue capacità di dribbling e tiro, ma che succede quando torna Dybala? Che la presenza della Joya abbia pesato è evidente, sia per posizione in campo che per aura del numero 21, un qualcosa che andrà risolto nella prossima stagione.