Giusto ogni tanto concentrarsi sugli aspetti postivi di questa Roma, che nel 2025 ha materializzato in campionato qualcosa di impensabile, specialmente se paragonato a ciò che si è visto nella prima parte di stagione. La serie di 17 risultati utili consecutivi perdura (12 vittorie e i 5 pareggi con Milan, Bologna, Napoli, Juventus e Lazio), per un ritmo da scudetto, se solo il campionato fosse iniziato a metà dicembre. C’è ora un rush finale da brividi, cominciando dall’Inter, per provare a materializzare un sogno.
Ciò che è certo è che Ranieri ripartirà dalla difesa, un’arte che ha sempre padroneggiato con grande maestria, e sono i numeri a parlare per lui: solo 8 gol subiti nelle 15 gare di campionato disputate nel nuovo anno, uno score che nessun altra in Serie A ha fatto registrare, con un totale di 32 gol subiti che pone la squadra al 4° posto, alla pari proprio dell’Inter, appena dietro alla Juventus (31), all’Atalanta (30) e al Napoli (25). Sono infatti altri i dati da migliorare.
Dalla certezza difesa ad un attacco povero, che ha visto la Roma mettere a segno 15 reti nelle ultime 11 (pesa però il 4-0 inflitto al Monza fanalino di coda) e appena 6 nelle ultime 6, uno per gara. Ciò che tra l’altro ha lasciato perplessi delle partite dell’ultimo mese e mezzo sono le poche occasioni create, sintomo di una squadra alla quale è quasi sempre bastato lo stretto indispensabile per vincere e che fatica ad affacciarsi in area avversaria. Un qualcosa su cui sta lavorando il club sul mercato (ma l’obiettivo Steijn sembra sfumato), e Ranieri in campo, per l’Inter come per gli altri big match.
Gli scontri diretti una maledizione: una vittoria su 12
E sono proprio le sfide con le pari livello ad essere il grande dilemma dei giallorossi, una maledizione quella degli scontri diretti che dura da anni, da Fonseca e Mourinho fino a De Rossi, Juric e ora Sir Claudio. Roma con una sola vittoria su 12 quest’anno, il derby d’andata di inizio gennaio, con anche Ranieri che, nelle 21 partite disputate in campionato sulla panchina della Roma, ne ha perse 3 (Napoli, Atalanta e Como) e pareggiate 5 (Milan, Bologna, Napoli, Juventus e Lazio). Il tecnico di Testaccio però ha la possibilità di cambiare questo trend, partendo dall’Inter e proseguendo con Fiorentina, Atalanta e Milan.