Non si è di certo concluso nel migliore dei modi l’ultimo impegno ufficiale della Roma Femminile, battuta dalla Juventus con un nettissimo 4-0 nella finale di Coppa Italia. Per le giallorosse è così sfumata la possibilità di conquistare il secondo trofeo stagionale, che avrebbe in parte salvato un’annata molto complicata, con il match dello Stadio Sinigaglia che è stato lo specchio di quanto visto per tutto l’anno.
Una prestazione anonima, con le bianconere che hanno surclassato la formazione di Alessandro Spugna, chiudendo la contesa già nel corso del primo tempo. Prima però di mandare del tutto in archivio la stagione, la Roma Femminile sarà protagonista nel World Sevens Football, il torneo amichevole di calcio a sette che si disputa ad Estoril, in Portogallo. Oltre alle giallorosse sono sette le squadre impegnate, ovvero Ajax, Bayern Monaco, Benfica, Manchester City, Paris Saint Germain, Rosengard e Manchester United, con quest’ultima che è stata la prima avversaria delle capitoline.
Roma-Manchester United 2-3: doppietta per Giugliano
Cambia la competizione, cambiano le modalità, ma non cambia il risultato per la Roma Femminile, che è stata sconfitta 3-2 dal Manchester United nella prima sfida del Worls Sevens Football. Contro la formazione inglese, Spugna ha scelto di puntare dall’inizio su Ceasar, Cissoko, Troelsgaard, Kuhl, Haavi, Pilgrim e Viens, ma a realizzare le due reti giallorosse è stata Manuela Giugliano, una delle poche con un rendimento costante per tutta la stagione.
Da dove riparte la Roma Femminile?
Resta ora da capire cosa accadrà in estate in vista della prossima stagione, con una Roma Femminile che potrebbe in primis cambiare la guida tecnica. Soprattutto dopo la brutta figura in finale di Coppa Italia, sembrerebbe infatti poter essere arrivata al capolinea l’avventura di Spugna, nonostante il tecnico abbia ancora un altro anno di contratto. Al termine di quel match sono state significative la lacrime di Minami, il cui futuro dovrebbe essere in Inghilterra, con la giapponese che però potrebbe non essere l’unica.