Klopp smentisce tutte le voci: “Non mi vedo più in tuta da allenatore”

Continua l’estenuante attesa dei tifosi della Roma riguardo il tema allenatore, con il club giallorosso che dovrà annunciare il sostituto di Claudio Ranieri. Dopo i tanti nomi di questi mesi, una clamorosa suggestione aveva fatto sobbalzare la Capitale, con il profilo di Jurgen Klopp inserito clamorosamente nella lista dei potenziali tecnici della prossima stagione.

A farsi strada era stata anche la voce che il tecnico tedesco avesse aperto ad un possibile passaggio ala Roma, con gli entusiasmi che però sono stati smorzati a strettissimo giro di posta. Klopp non sarà quindi il prossimo allenatore capitolino, con le parole dell’agente dell’ex Liverpool che avevano immediatamente smentito qualsiasi opportunità. Dopo qualche giorno sono invece arrivate anche le parole dello stesso allenatore, che hanno ulteriormente rafforzato la situazione.

Klopp fa chiarezza sul futuro

È stato proprio Klopp in prima persona a chiarire le idee per il suo futuro, in un’intervento a margine di un evento tenutosi a Wiesbaden. Queste le parole del tedesco: “Di recente mi è stata attribuita la frase: ‘Roma è comunque una città meravigliosa’, ma su questo non c’è altro da dire. Non mi vedo più in tuta da allenatore. Va tutto bene così com’é. Ho avuto tra club fantastici (Mainz, Borussia Dortmund e Liverpool, ndr) e non ci saranno molte altre tappe. Lavoro molto, ma non avendo più una partita ogni tre giorni, ho più tempo a disposizione”.

Totti sul nuovo allenatore: “Solo Ghisolfi e Friedkin conoscono le dinamiche”

A dire la sua riguardo il tema allenatore è stato anche Francesco Totti, che nella giornata di ieri si è così espresso: “Sicuramente un nome importante per una piazza importante, poi è normale che le dinamiche interne le sanno solo Ghisolfi e i Friedkin, loro sanno chi è l’allenatore che potranno chiamare se già non lo hanno fatto. Speriamo sia un grande personaggio con carisma e voglia di riportare la Roma il più in alto possibile. Questa è la speranza di noi romanisti. Da dirigente non posso parlare perché non lo sono”.