Caso Zaniolo, l’ex Roma torna a parlare dei fatti al Viola Park: “Mai compiuto atti aggressivi o violenti”

Niccolò Zaniolo torna a parlare del presunto scontro fisico avuto con due giocatori della Roma Primavera al Viola Park: il giocatore ribadisce l'assenza di atti aggressivi o violenti da parte sua

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Stagione finita ma ancora tanti temi sul piatto in questo caldo giugno, tanto in chiave Roma, che dopo l’insediamento di Gasperini comincia a pianificare il mercato (novità in tal senso su Frattesi), quanto per le Nazionali, da quella maggiore completamente allo sbando dopo il rifiuto di Ranieri alla panchina azzurra ad un U21 pronto a esordire domani all’Europeo di categoria. Di attualità poi torna in questi minuti anche il caso Zaniolo, l’ennesimo episodio che ha visto coinvolto un calciatore ormai sotto i riflettori più per ciò che accade fuori dal campo che al suo interno.

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Riassumendo giusto per chi se lo fosse perso, circa due settimane fa, subito dopo la semifinale scudetto tra Fiorentina e Roma Primavera, un comunicato ufficiale del club giallorosso accusava il classe ’99 di essere entrato nella spogliatoio dei ragazzi di Falsini con atteggiamento irrisorio, di aver usufruito dei servizi igienici e, per concludere, di essere venuto alle mani con due componenti della rosa (Almaviva e Litti). Zaniolo rispondeva a tale attacco affermando di aver reagito a delle provocazione dei ragazzi capitolini e comunque di non aver mai ingaggiato uno scontro fisico con nessuno. Tramite una storia Instagram, il calciatore è tornato a parlare dei fatti al Viola Park.

Il messaggio di Zaniolo

Queste le sue parole. “Nei giorni scorsi sono stato ascoltato in Procura dal Procuratore federale Giuseppe Chiné, che desidero ringraziare per avermi dato modo di chiarire, spero definitivamente, la mia posizione. Non posso ovviamente entrare nel merito delle spiegazioni che ho fornito in merito alla dinamica degli eventi, che ritengo risolutive. Ribadisco che di non aver compiuto atti aggressivi o violenti ai danni di nessuno, ma di essere stato io bersaglio di offese e provocazioni ingiustificate da parte di alcuni tesserati dell’AS Roma“.

E ancora: “Nondimeno, riconosco di non aver reagito nel modo opportuno rispetto al ruolo e all’esperienza che mi appartengono. Ho sempre creduto nei valori dello sport e nell’importanza di fornire ai più giovani dei modelli di comportamento positivi: mi spiace di essere venuto meno a questa mia responsabilità emi impegno a fare tesoro per il futuro di questa spiacevole esperienza. Desidero comunque ribadire, ancora una volta, l’affetto e la gratitudine che mi legherà sempre all’AS Roma e con chiunque ne indossi la maglia, indipendentemente da uno screzio che personalmente ritengo superato”.

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