Gasperini all’attacco, Dybala con Soulé si può fare: Dovbyk trema

L'attacco del futuro nei pensieri di Gasperini, a cominciare da una coesistenza tra Dybala e Soulé che deve essere ripresa in mano: a rischio Dovbyk con la nuova guida tecnica

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Legittimo cominciare a pensare a che Roma sarà quella che Gasperini sta cominciando ad immaginare, una squadra che, visto come il tecnico ha fatto giocare la sua Atalanta in questi anni, stuzzica non poco la curiosità. Prima del ritiro estivo, che darà risposte concrete al mister, ci sono davanti settimane in cui i ragionamenti sulla rosa saranno all’ordine del giorno, e se finalmente giungono buone notizie sulla porta del futuro, con Svilar ad un passo dal rinnovo, c’è da riflettere su un attacco che potrebbe cambiare pelle.

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La trequarti è sicuramente il reparto che lascia probabilmente più tranquillo Gasperini, a cominciare da due rincalzi di lusso che possono spiccare il volo con lui: El Shaarawy è un evergreen utilissimo che resta ottimo come super sub, ed occhio ad un Baldanzi che si sta mettendo in mostra in U21 e spera di diventare finalmente protagonista di questa Roma. I titolari però sono noti, e una sarà la missione del Gasp: dimostrare che Dybala e Soulé possono giocare insieme.

L’estate scorsa l’arrivo di Matias doveva essere conseguenza della partenza della Joya, ma il grande rifiuto all’Arabia ha costretto ad una convivenza che per l’ex Frosinone è stata letale. Tra quello è le grandi aspettative dell’ambiente giallorosso, la prima parte di stagione è stata un disastro, prima di cambiare registro nel 2025. Soulé protagonista però soprattutto quando Dybala non era in campo a catalizzare la scena, e sta dunque a Gasperini trovare il modo di scatenare tutta la loro qualità in tandem. Certo, il loro prezioso lavoro deve poi essere finalizzato da una punta di livello, e che questa possa essere Dovbyk non è sicuro.

I gol non bastano a Gasperini

17 reti nella sua prima stagione in Italia non sono un risultato da buttare, e c’è chi ha fatto decisamente peggio, ma alcuni aspetti non possono essere trascurati: in Europa e nei big match l’ucraino non ha inciso, e se non segna risulta essere quasi inutile, incapace di legare il gioco, di fare lavoro sporco e di essere ugualmente nel vivo delle azioni dei compagni. Potenzialmente un problema, perché a Gasperini non bastano ai gol, e chiede alla propria punta molta mobilità su tutto il fronte offensivo. Roma che si sta guardando attorno sul mercato, anche se trovare un acquirente per Dovbyk, senza sperperare troppo l’investimento di 30 milioni più bonus fatto un anno fa, non è semplice.

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