La squadra gira, e questa è sicuramente la notizia più importante. Roma reduce da 10 risultati utili consecutivi in Serie A (7 vittorie e 3 pareggi) e pronta ad affrontare il doppio confronto di Europa League con l’Athletic Club, ma vero è che il futuro presenterà al club molti punti di domanda importanti che andranno presi di petto. Quello del post Ranieri è sicuramente uno di questi, ma potrebbe non essere l’unica carica a cambiare quella dell’allenatore: anche il Ds Ghisolfi è sotto esame.
Grazie ai recenti risultati la situazione si è calmata, ma di errori ce ne sono stati e le certezze sul futuro sono poche. Sfumato Sartori, che poco tempo fa ha rinnovato il proprio contratto con il Bologna, il nome di Nicolas Burdisso era balzato in pole. Un ex giocatore di Ranieri, presente all’Olimpico contro il Porto, che conosce bene l’ambiente Roma ed attualmente libero da vincoli contrattuali con altre società; insomma un profilo ideale per i giallorossi.
Occhio però alla notizia lanciata da Tuttosport. Dalle parti di Milano, Ibrahimovic starebbe pensando di introdurre una figura di campo in un organigramma al momento confusionario e poco coeso, e Burdisso come nuovo Ds è un’opzione da non sottovalutare. La stima per l’uomo e per il lavoro svolto prima al Boca Juniors e poi al Fiorentina c’è, con il Milan pronto allo scippo ad una Roma che, prima ancora di pensare all’argentino, dovrebbe prendere una decisione su Ghisolfi.
Non solo Burdisso: Tare, Modesto e Paratici per il Milan
Trattasi ovviamente di suggestioni che attendono conferme, e verso fine marzo potremmo saperne di più, ma intanto non c’è solo Burdisso nella lista del Milan per il ruolo di direttore sportivo, una carica che ai rossoneri manca come l’aria. Gettonato è il nome di Igli Tare, apprezzatissimo per il lavoro svolto alla Lazio e fermo da allora, come anche quello di Francois Modesto, profilo seguito in passato anche dalla Roma e da poco uscito da un Monza con cui ha interrotto il proprio rapporto. Il sogno però è Fabio Paratici, costretto ad emigrare al Tottenham dopo la squalifica di 30 mesi ricevuta in seguito ai fatti legati alla Juventus ma pronto a tornare nel Bel Paese.