Passano i giorni ma in casa Roma si attende ancora il primo acquisto di questa finestra invernale di calciomercato. Sono diversi i ruoli che Ghisolfi starebbe cercando di rinforzare con qualche profilo adatto, anche se dalle parti di Trigoria per il momento volti nuovi non se ne sono ancora visti. A sbloccare le entrare potrebbe essere Devyne Rensch, per il quale l’operazione con l’Ajax sembrava conclusa, con il calciatore atteso a stretto giro di posta nella Capitale. Il tutto però potrebbe essere rimandato, con gli olandesi che starebbero prendendo tempo.
Sostituto ed Europa League: i motivi dell’Ajax
Operazione intorno ai 5 milioni e contratto da circa 1,2 milioni a stagione fino al 2029. Queste le cifre che dovrebbero accompagnare la trattativa per Rensch. Il condizionale è però ancora d’obbligo in quanto l’Ajax starebbe mettendo ancora i bastoni tra le ruote alla Roma quando sembrava che la fumata bianca fosse ormai raggiunta. Stando infatti a quanto riportato dal De Telegraaf, sarebbero due i motivi per i quali i lancieri non lascerebbero partire il terzino, con la volontà di trattenerlo ancora fino al 30 gennaio.
L’obiettivo dell’Ajax è quello di averlo a disposizione fino al termine della prima fase di Europa League, nella quale è ancora in bilico la qualificazione diretta agli ottavi di finale. Solo dopo la sfida con il Galatasaray, l’ultima in calendario, Rensch potrebbe essere libero di accasarsi alla Roma. Altro impedimento sarebbe rappresentato dalla mancanza di un sostituto, identificato in Vagiannidis – in forza al Panathinaikos – ma per il quale non ci sarebbe ancora l’accordo con i greci, la cui richiesta è di 8 milioni.
Pruzzo: “Strana l’opinione di van Basten”
Negli scorsi giorni hanno fatto discutere le dichiarazioni di van Basten, che aveva etichettato Rensch come un giocatore non a livello e che commette un errore a partita. Sul possibile nuovo acquisto della Roma e sulle parole dell’ex attaccante olandese, si è espresso, a Radio Radio Mattino, Roberto Pruzzo: “Strana questa opinione di van Basten, che non parla mai ed è sempre molto attento nelle valutazioni. Un’alternativa li da quella parte serve, poi si parla di un bel giocatore e di un allenatore che lo conosce”.
