Da Cristante a Pellegrini, la Roma piange a centrocampo: Koné indispensabile

Motivi diversi ma stesso risultato, un centrocampo quello della Roma completamente alla deriva: da Cristante a Pellegrini non si registrano note positive, con l'arrivo di Manu Koné che sembra sempre più indispensabile

Lorenzo Zucchiatti
2 min di lettura

Che a Roma entusiasmo e sconforto si alternino repentinamente in stile elettrocardiogramma è cosa nota a tutti, ed anche quest’inizio di stagione l’ha confermato. Un calciomercato importante ancora in divenire, un Dybala che ha messo il cuore davanti al portafogli, ma anche un solo punto tra Cagliari ed Empoli e tensioni in spogliatoio tra De Rossi e i veterani Cristante e Mancini.

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Difficile mantenere la concentrazione sul campo, per preparare quella che è al momento la trasferta più proibitiva che ci possa essere, allo Stadium contro la Juventus. A preoccupare è soprattutto un centrocampo che fa piangere la Roma: un Cristante sotto tono e in rotta con l’allenatore, un Paredes distratto e che non sembra godere della fiducia dei compagni, un Pellegrini sempre più criticato per prestazioni a dir poco opache, Le Fée infortunato e Bove con un piede in Premier League, sponda Nottingham Forest.

Probabile che allo Stadium De Rossi possa riconfermare ugualmente il trio di centrocampo visto con l’Empoli, ma qualcosa potrebbe cambiare, soprattutto sul mercato. Manu Koné sembra sempre più indispensabile per i giallorossi, un giocatore giovane, dinamico, box to box, che porterebbe muscoli ed energia alla mediana.

Roma vs Milan: palla a Koné

Per il classe 2001 francese, fresco di argento olimpico, è testa a testa tra Roma e Milan, che seguono rispettivamente anche Soumaré e Rabiot, ma hanno in Koné la loro prima scelta. Entrambe le società sono disposte ad investire i 15 milioni chiesti dal Borussia Monchengladbach, ormai deciso a lasciar spiccare il volo al proprio giocatore, e dunque la palla passa nelle mani del centrocampista. Nelle prossime ore dovrà necessariamente esprimere la propria preferenza.

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Diplomato al liceo classico e laureato in Giurisprudenza, con una tesi in Diritto Sportivo sui contratti di sponsorizzazione, ho messo in stand-by la "carriera" da giurista per fare della mia passione, lo sport in generale ed il calcio nello specifico, una professione. Scrivere e, ancor di più, parlare di pallone è per me il sale della vita, qualcosa che potrei fare per ore senza annoiarmi. Il mio obiettivo è informare ed ispirare, attraverso racconti ed analisi approfondite, coloro che ogni giorno si interessano alle dinamiche dello sport. Tra le mie esperienze figura anche un Master in gestione ed amministrazione delle aziende sportive.
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