Tempo di rialzarsi per la Roma, che ha a disposizione due partite per provare ad ottenere quel tanto agognato 4° posto. Un orecchio andrà sicuramente all’Allianz Stadium per Juventus-Udinese e a San Siro per Inter-Lazio, nella speranza di udire buone nuove, ma intanto c’è da fare il proprio dovere all’Olimpico contro un Milan che ha anch’esso la vittoria come unico risultato plausibile. In settimana Ranieri avrà sicuramente lavorato sulla testa della squadra, soprattutto per debellare le scorie di un ko di Bergamo derivanti anche dal controverso episodio del rigore tolto a Manu Koné.
Le polemiche non sono mancate, così come le fazioni che si sono schierate a favore o a sfavore del tecnico di Testaccio, e del secondo partito è sicuramente Giuseppe Cruciani. Il noto giornalista e conduttore ha usato parole forti verso Sir Claudio nel podcast Area Fritta: ” Il varista di DAZN, Luca Marelli, che mi pare competente, è stato sostanzialmente trattato come un cretino da Ranieri, è vergognoso. Uno che ha l’aura del santo, del vecchio saggio, sempre molto posato, appena ha ascoltato Marelli non ha voluto nemmeno parlarci e se n’è andato. Tipico atteggiamento da arrogante che non ti aspetti da Ranieri“.
Non era rigore? Ma Ranieri su una cosa ha ragione
Il commento di Cruciani ha tutto sommato ricevuto il consenso degli altri partecipanti al podcast di Chiamarsi Bomber, da Giorgia Rossi a Fabrizio Biasin, ma delle precisazioni sono doverose. Sul modo di porsi di Ranieri a fine partita ognuno è libero di avere la sua opinione, anche se educazione e rispetto del tecnico non sono mai venute a mancare, come è perfettamente legittimo pensare che quello non fosse rigore. Il punto infatti, sottolineato più vote da Sir Claudio, non era la correttezza o meno del giudizio sul contatto fra Pasalic e Koné, ma sulla liceità dell’intervento del VAR.
Il “competente” Luca Marelli si è contraddetto più volte su tale tema, sia nell’analisi stessa dell’episodio, quando prima nega il contatto tra i due giocatori e poi ritratta dicendo che c’è ma troppo lieve per dare rigore, sia con riferimento ad altri casi, vedi il rigore dato all’Inter nel match contro il Napoli, in cui sosteneva che il VAR non potesse intervenire nel giudicare l’entità di un contatto (che rimane a discrezione dell’arbitro). La confusione sul protocollo resta massima, e Ranieri aveva tutto il diritto di farlo presente.