Che con lโarrivo di Ranieri le cose sarebbe migliorate era un augurio che affondava su radici solide, visto il passato del tecnico, ma per nulla scontato. Qualche basso, come quello di Como, era preventivabile data la situazione in cui lโex Cagliari era stato gettato, ma da settimane si vede una squadra che lotta, che ha amore per la maglia ed anche idee tattiche semplici ma logiche ed efficaci. Gli accorgimenti portati dallโallenatore si riflettono in numeri che fotografano perfettamente il cambio di passo.
A cominciare dalle reti siglate, dove Ranieri ha letteralmente doppiato De Rossi e Juric: 17 in 16 partite con le due precedenti guide tecniche, 18 gol in 8 con il 73enne di Testaccio. Se con lโex โcapitan futuroโ la squadra era ancora sotto rodaggio, รจ con il (forse) prossimo allenatore del Southampton che le cose sono peggiorate, vista la scarsa produttivitร offensiva dimostrata e i tanti giocatori chiave in ombra, o perchรฉ lasciati in panchina o perchรฉ non messi nelle condizioni di rendere.
Il tutto si รจ tradotto anche in unโaltra sostanziale differenza tra presente e passato: sotto la guida di Ranieri ben 14 marcatori diversi in 8 gare, quando con Juric erano stati appena 8 in 11, con il solo Dovbyk a siglare piรน di una rete. Emblematica anche la pericolositร dimostrata da tutta la squadra: la media xG (expected goals) รจ passata da 1,21 a 2,05 a partita, soprattutto grazie alla gara contro il Parma, che ha fatto registrare 5,28 xG (il dato piรน alto della stagione), e a quella contro il Braga, con 3,28 xG.
Tanti singoli ritrovati
La cura Ranieri sta dunque funzionando, tanto a livello di collettivo quanto per i molti singoli ritrovati. Hummels e Paredes sono probabilmente gli esempi piรน lampanti, due giocatori che Juric aveva di fatto messo fuori dal progetto e che adesso risultano due colonne imprescindibili per questa Roma. Cโรจ poi stato il salto di qualitร di Konรฉ, la scoperta di un Saelemaekers in forma smagliante, il ritorno al gol di Dybala e Dovbyk e tanto altro. Mancherebbero solo Cristante e Pellegrini, i due veterani della squadra che faticano a vedere la luce in fondo al tunnel.