La situazione della Roma è lo specchio di una strategia di mercato che, al momento, si sta rivelando fallimentare. Gli oltre 121,3 milioni di euro spesi in estate dovevano rappresentare un punto di svolta per costruire una squadra competitiva e ambiziosa. Invece, molti dei nuovi acquisti non hanno inciso o si sono rivelati delle delusioni, lasciando i Friedkin e la dirigenza a fare i conti con decisioni sbagliate e giocatori che non riescono a emergere in un contesto già critico.
Tra i tanti acquisti, l’unico a salvarsi è Manu Koné. Arrivato per 18 milioni più 2 di bonus, il centrocampista francese ha dimostrato di avere la personalità e la qualità necessarie per giocare ad alti livelli, risultando spesso uno dei migliori in campo. Ma un solo giocatore non può bastare a salvare un’intera campagna acquisti.
I flop
Il primo grande dubbio è legato a Enzo Le Fée. L’acquisto dal Rennes doveva portare qualità e dinamismo al centrocampo, ma si sta rivelando un vero incubo. Le sue prestazioni sono state deludenti e la partita contro il Como ha ulteriormente messo in luce i suoi limiti attuali. Con appena otto apparizioni stagionali e un mese passato a scaldare la panchina, il francese è una delle principali delusioni della stagione. La Roma starebbe già pensando a un prestito a gennaio per rivalutarlo in vista del mercato estivo.
Anche i due grandi colpi in attacco stanno deludendo. Artem Dovbyk, pagato ben 40 milioni, non ha giustificato l’investimento: pochi gol, poca incisività e un rendimento decisamente insufficiente. Ranieri lo aspetta, ma le alternative offensive sono limitate e il rischio è che la pazienza finisca presto.
Situazione simile per Matias Soulé. Acquistato per una cifra importante dalla Juventus e considerato un talento di grande prospettiva, l’argentino è stato finora un’ombra. Con 16 presenze tra campionato e coppe e un solo gol all’attivo, non ha mostrato le qualità che lo avevano messo sotto i riflettori a Frosinone. La Roma spera che sia solo un problema di adattamento e lo aspetterà, ma la fiducia non è infinita.
I giovani Dahl e Sangaré non si sono praticamente mai visti, mentre nelle ultime settimane si sono visti sprazzi di Saud, Saelemaekers e Hummels. Prestazioni al di sotto delle sufficienza, invece, per Mario Hermoso, tra i peggiori in campo nella sfida con il Como.