Con il ritorno delle competizioni europee, inizia per la Roma una fase decisiva della stagione, in cui gestione delle risorse, pianificazione tattica e capacità di adattamento saranno fondamentali. L’addio alla tranquillità di settimane con una sola partita e ampio tempo per lavorare su nuove idee tattiche lascia spazio a un calendario fitto e impegnativo. Proseguire il cammino nelle coppe è tra le principali priorità del 2025 per la squadra di Claudio Ranieri.
Il prossimo appuntamento è in programma per giovedì 23 gennaio alle 18:45 contro l’AZ Alkmaar all’AFAS Stadion, nella penultima giornata del girone unico di Europa League. Dopo sei risultati utili consecutivi tra tutte le competizioni, i giallorossi puntano a una vittoria fondamentale per tornare in corsa tra le migliori otto e accedere direttamente agli ottavi di finale. Tuttavia, l’avversario è una squadra giovane e determinata, che darà battaglia fino all’ultimo minuto.
La situazione in Europa League
Come in campionato, il cammino europeo della Roma è stato altalenante. Dopo il buon pareggio all’esordio contro l’Athletic Club, è arrivata la sorprendente sconfitta in terra svedese contro l’Elfsborg, che ha messo a rischio anche il passaggio ai playoff. Con l’arrivo di Ranieri, la squadra ha però mostrato segnali di ripresa: il 2-2 contro il Tottenham e il netto 3-0 contro il Braga hanno rilanciato i giallorossi.
Attualmente, la Roma si trova al 14° posto in classifica con 9 punti, a due lunghezze dall’ottava posizione occupata dai Rangers, ma la grande massa di squadre in lotta complica le chance di rimonta. Con due vittorie nelle prossime gare contro AZ e Eintracht Francoforte, i giallorossi salirebbero a quota 15 punti, aumentando notevolmente le probabilità di entrare tra le prime otto. Altrimenti, sarà certo un posto tra il 9° e il 16° posto, garantendo comunque la possibilità di essere testa di serie ai playoff.
La stagione dell’AZ
Visti i passi falsi effettuati in precedenza, per la Roma sarà vietato sottovalutare l’avversario. Dopo un avvio di stagione con alti e bassi, l’AZ ha ritrovato la propria identità e arriva alla sfida imbattuto dal 10 novembre (sconfitta interna in campionato contro il Willem II per 1-2). In Europa League occupa la 19ª posizione con 8 punti, frutto di due vittorie (contro Fenerbahce ed Elfsborg), due pareggi (Galatasaray e Ludogorets) e due sconfitte (Athletic Club e Tottenham).
In Eredivisie, l’AZ è attualmente sesto con 34 punti, a pari merito con il Twente e a 12 lunghezze dal PSV capolista. Nel weekend, ha pareggiato 0-0 contro l’Utrecht, ma pochi giorni prima ha eliminato l’Ajax dalla Coppa d’Olanda con un convincente 2-0. Adesso, necessitano di un risultato positivo contro la Roma per sperare di accedere ai playoff di Europa League.
Lo stile di gioco dell’AZ
Negli ultimi anni, l’Az si è insediato in pianta stabile nell’élite dell’Eredivisie. Parliamo di un club estremamente virtuoso, in grado di proporre un calcio molto attraente e che esalta le qualità dei propri giocatori, composti in equa misura da giovani proveniente dal vivaio e calciatori acquistati sul mercato. Alla guida della prima squadra c’è il tecnico olandese Maarten Martens, che lo scorso anno ha preso il posto di Pascal Jensen, di cui era il vice allenatore.
Come è stato sinonimo del calcio olandese per molti decenni, l’Az è una squadra a cui piace proporre un gioco offensivo, con l’obiettivo, però, di portare il pallone nella metacampo avversaria più spesso possibile con una manovra diretta e veloce. Il modulo di base è un 4-3-3, con un centrocampo composto da due mediani, Jordy Clasie e Peer Koopmeiners (fratello minore di Teun), e il più offensivo Sven Mijnans che agisce tra le linee. Giocare con due centrocampisti difensivi consente alla squadra di Martens di stabilire il controllo del gioco nelle due fasi, creando al contempo una base per Mijnans e i tre calciatori offensivi su cui costruire in attacco.
In fase di costruzione, i due mediani si alternano tra chi si abbassa in prossimità della linea difensiva per consentire ai terzini di spingere in avanti e chi rimane più alto come opzione di passaggio progressivo a centrocampo. Spesso, Koopmeiners assume il primo ruolo abbassandosi nello spazio solitamente occupato dal terzino sinistro Maikuma, che va ad occupare una posizione avanzata.
Questo permette all’AZ di avere maggiore flessibilità su come far progredire la palla, che sia tramite il perno che rimane a centrocampo o con un passaggio al terzino nella zona esterna, mentre Mijnans è sempre alla ricerca di spazi tra le linee per ricevere la palla. I terzini svolgono un ruolo chiave nella manovra offensiva, visto che entrambi cercano sempre di avanzare negli spazi in attacco quando si presentano le opportunità . Un altro punto di forza è il movimento continuo degli attaccanti, che offrono sempre opzioni in fase offensiva.
Stile difensivo e transizioni
In fase di non possesso, l’AZ ama pressare alto per cercare di interrompere le azioni degli avversari difendendo in avanti. Mijnans affianca la punta Parrott sulla prima linea di pressione, mentre da dietro i due mediani si spingono in avanti, creando una sorta di 4-4-2.
Un altro aspetto su cui la Roma dovrà fare molta attenzione riguarda le fasi di transizione. Infatti, non appena riesce a conquistare il pallone, la squadra olandese tende immediatamente a cercare uno sbocco in avanti. Un esempio è l’azione che ha portato al primo gol stagionale dell’AZ in trasferta all’Almere City. Inoltre, è da sottolineare che la squadra di Martens è prima per lanci lunghi in Eredivisie.
Le chiavi tattiche per la Roma
Una pressione serrata accompagnata da una fase offensiva entusiasmante e propositiva sono le principali caratteristiche che Martens ha sviluppato all’AZ. Atteggiamento positivo, sempre pronto a guardare avanti alla prossima azione e a come far arrivare il pallone in area avversaria. Come tutte le squadre, però, ha dei punti deboli.
La formazione olandese ha difficoltà nel gestire i palloni giocati alle spalle della linea difensiva, che fatica a correre all’indietro per recuperare gli attaccanti avversari. Un esempio è la rete subita contro il Fenerbahce in Europa League, con En-Nesyri bravo a rubare il tempo a Maikuma e a sfruttare la disattenzione del portiere Owusu-Oduro (non sempre impeccabile nel corso della stagione).
Per superare l’AZ, Ranieri potrebbe riproporre un approccio simile a quello visto contro Lazio e Bologna, con linee compatte e verticalizzazioni rapide. Dovbyk potrebbe essere fondamentale come punto di riferimento offensivo, sfruttando le lacune difensive degli avversari con sponde per attirare la difesa e superarla in contropiede.
In casa, la Roma ha mostrato una grande solidità , con sei vittorie consecutive e una media di 3,5 gol a partita. Tuttavia, lontano dall’Olimpico manca una vittoria dallo scorso aprile, un dato che va assolutamente invertito. La sfida contro l’AZ sarà anche l’occasione per vedere in campo alcuni giocatori meno utilizzati, chiamati a dimostrare di meritare spazio nella rosa giallorossa.