L’allenatore. Quell’entità che ha accompagnato gioie e dolori della Roma in questa stagione e destinata a far penare ancora i tifosi nell’immediato futuro. La sofferenza con Juric, la rinascita con Ranieri, e quell’esigenza ora di trovare quel successore avvolto ancora nel mistero. Mesi nei quali i nomi si sono sprecati, dagli ormai scartati Allegri, Pioli, Ancelotti e, più recentemente, Klopp e Nuno Espirito Santo, agli ancora in lizza Farioli e Gasperini, e fare dei pronostici e quasi impossibile. Chi sicuramente non tornerà a guidare i giallorossi è colui che tale anno lo ha iniziato, un Daniele De Rossi che si sarebbe meritato più tempo.
Appena 4 partite e poi l’esonero per DDR, un uomo che stava muovendo i primi passi da allenatore, libero dunque di sbagliare ma con idee molto interessanti da sviluppare, impossibilitato però da una società che ha preso decisioni una peggio dell’altra in quel periodo. Un grande dispiacere ovviamente per l’ex capitano della Roma, che avrebbe voluto scrivere pagine di storia importanti con il suo più grande amore, ma con questa proprietà sarà difficile vederlo di nuovo in giallorosso. Nonostante questo però De Rossi è pronto per tornare di nuovo in panchina.
Nelle ultime settimane, sono 4 le ipotesi che si sono aperte dinnanzi a lui: la più stimolante potrebbe essere una Fiorentina che, a maggior ragione dopo al contestazione dei tifosi nel match con il Bologna, valuterà la posizione di Palladino, benché abbia deciso pochi giorni fa di esercitare il rinnovo automatico. Ci sono poi il Lecce, nel caso in cui dovesse rimanere in Serie A, e il Wolverhampton, che offrirebbe un’esperienza in Premier League impagabile. La più esotica poi porta al Boca Juniors, squadra nel quale De Rossi ha chiuso la carriera da calciatore. Il tutto è seguito con interesse anche dalla Roma.
7 milioni di risparmio per la Roma
Nelle prossima settimane potrebbero serenamente spuntare altre opzioni per uno dei tecnici più emergenti sulla piazza, e i giallorossi sperano che una si possa concretizzare, non solo per il bene e la stima verso DDR. Un anno fa circa i Friedkin decidevano di fargli firmare un contratto fino al 2027, dando l’impressione di voler iniziare un progetto solido con lui, salvo poi smentirsi dopo poche gare di Serie A. L’eventuale accordo di De Rossi con un altro club porterebbe alla Roma un risparmio di 7 milioni netti di ingaggio, una cifra importante in un periodo in cui lo spreco non è tollerabile.