Tanti i ragionamenti che la Roma sta facendo in questi giorni sulla rosa del futuro, ora che il triumvirato composto da Gasperini, Ranieri e Massara si è insediato definitivamente. Qualche sacrificio si rende ovviamente necessario per rispettare i parametri della UEFA, dai noti esuberi già piazzati ad un Paredes ad un passo dal Boca Juniors, fino ad un Angelino che rimane il designato a partire per far quadrare i conti una volta per tutte. Chi invece spera in un rilancio in maglia giallorossa è Artem Dovbyk, dopo una stagione da 5.5/6 che ha lasciato qualche dubbio sulla sua utilità nel progetto.
Intanto però è giusto celebrare oggi l’ucraino nel giorno in cui compie 28 anni, con tanto di post della Roma su X a celebrare il suo bomber. Un’età che stabilisce la piena maturità di un calciatore, quella in cui il fisico è al suo massimo potenziale e la testa ha ormai immagazzinato un certo bagaglio d’esperienza utile ad affrontare determinate sfide. Vero è però che quella appena terminata è di fatto la seconda stagione di Dovbyk in un campionato serio, posto che prima del Girona nel LaLiga il classe ’97 aveva militato in Midtjylland e Dnipro. Il secondo anno in Italia potrebbe consacrarlo, ma c’è da convincere Gasperini a puntare su di lui.
🎂 Buon compleanno, Artem!#ASRoma pic.twitter.com/P5w5eh7umw
— AS Roma (@OfficialASRoma) June 21, 2025
Il Gasp vuole altro, Dovbyk difficile da vendere
A sentire il suo agente, in un’intervista rilasciata pochi giorni fa, l’ex tecnico dell’Atalanta non avrebbe dubbi sulla voglia di lavorare con Artem e fargli fare il salto di qualità atteso, ma va da se che le parole di un procuratore vadano sempre prese con le pinze. Ciò che è certo è che il Gasp vuole altro, un attaccante con caratteristiche diverse, non necessariamente al posto dell’ucraino ma almeno da aggiungere. Un qualcosa che otterrà, visto che Shomurodov è ad un passo dall’Istanbul Basaksehir e si cercherà una nuova sistemazione anche ad Abraham.
Bisogna però anche considerare qualche altro fattore: 17 gol al primo anno in Italia non sono da buttare, posti che c’è chi ha fatto molto peggio di lui all’esordio, oltre al fatto che un investimento da 36 milioni tra parte fissa e bonus, effettuato appena un anno fa, deve necessariamente essere valorizzato, e dunque svendere Dovbyk non è assolutamente nei piani della Roma. Il ritiro estivo servirà all’ex Girona per convincere Gasperini delle sua qualità.