Dovbyk con la maglia della Roma

Dovbyk e i tiri in porta, pochi ma buoni: 20° in Serie A alla pari di Lukaku

Dovbyk salva la Roma a Bologna su rigore, con i suoi tiri in porta che si stanno rivelando pochi ma buoni: solo 20° in Serie A in questa classifica, alla pari del suo predecessore Lukaku

Redazione Solo la Roma
3 min di lettura

Va bene il calciomercato, va bene Antonello nuovo CEO e Sogliano opzione per il post Ghisolfi, ma alla fine è il campo ad interessare, e questo ha visto una Roma uscire da Bologna con un pareggio dolce per essere maturato al 98′, amaro per l’ennesima occasione persa di ottenere una vittoria in trasferta che avrebbe dato continuità di risultati. Per il 2-2 finale urge ringraziare la freddezza dal dischetto di Artem Dovbyk, al quale non sono tremate le gambe nell’ultimo pallone prima del fischio finale.

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Una rete che permette all’ucraino di arrivare in doppia cifra, 10 in 25 gare stagionali, per quello che è un attaccante forte ma che stenta a fare quel salto di qualità che ci si aspetterebbe da lui. Una cosa ha sottolineato di lui Ranieri in conferenza stampa: “Fa pochi tiri in porta”, e i numeri gli danno ragione. Appena 13 in 18 gare di Serie A, e fa specie pensare che 6 di questi hanno gonfiato la rete, 3 hanno colpito i legni ed i restanti 4 sono stati parati. Ciò vuol dire che sono pochi ma buoni, che l’ex Girona ha una buona mira ma fa pochi tentativi.

Sofascore ci segnala che l’ucraino è solo 20° nella classifica dei tiri in porta del campionato, ironicamente alla pari del suo predecessore Lukaku (un gol in più per il belga), e sopra soltanto a Morata (9). Al primo posto troviamo Castellanos, 7 reti in 29 conclusioni nello specchio, al secondo Krstovic, 8 in 26. Numeri che testimoniano come Dovbyk sia efficace quando centra il bersaglio, avendo quasi lo stesso numero di gol in Serie A di giocatori che sparano in porta il doppio rispetto a lui. La situazione non migliora guardando ai tiri in generale: 16° con 36 tentativi, due in più di Pohjanpalo del Venezia.

Speranza girone di ritorno: col Girona un’altra musica

Se l’ucraino tira così poco non è di certo solo colpa sua, con la squadra che dovrebbe mettere maggiormente il proprio bomber nelle condizioni di colpire. In tal senso la speranza è in un girone di ritorno diverso, e il passato può far ben sperare. Col Girona fu un’altra musica la seconda parte di stagione, che permise il piccolo club spagnolo di centrale il sogno qualificazione in Champions League: Dovbyk segnò 13 dei 24 gol complessivi dal giro di boa in poi, con addirittura 10 nelle ultime 8 giornate de LaLiga. Vincere il titolo di capocannoniere come l’anno scorso è proibitivo, ma trovare le reti necessarie a risollevare la classifica della Roma è possibile.

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