Tensione ai massimi storici a Roma da mesi a questa parte, e l’aspetto peggiore è che pensare ad un miglioramento della situazione è attualmente utopico. Una stagione che, dopo un calciomercato importante ma al momento deludente in maniera palese, era partita con premesse ben diverse, e che invece sta costringendo i giallorossi ad un campionato che rischia solo di peggiorare. Che Juric abbia le sue colpe è evidente, non sapendosi adattare alle caratteristiche di una rosa pensata per un altro allenatore, ma la sua solitudine è lampante.
“Tieni e arrangiati” sembra essere stato il messaggio recapitato dalla società al tecnico croato, che continua a non ricevere alcun tipo di supporto. Ghisolfi si vede a mala pena e non risulta credibile, il nuovo CEO è ancora un miraggio, e i Friedkin sono ovunque tranne che a Roma: dopo alcuni giorni a Parigi, una breve sosta a Creta, prima di raggiungere la Tanzania con il jet privato. L’importante è non essere nella capitale per parlare, gestire, toccare con mano il disastro in cui verte il club e porre rimedio.
Juric fino al Bologna, poi?
Negli ultimi giorni in realtà Dan e Ryan si sono mossi per un eventuale sostituto di Juric, per non farsi trovare impreparati in caso di definitivo naufragio. Contro l’Union SG e fino al Bologna il tecnico croato ci sarà, e solo due prove convincenti, con tanto di risultato pieno, convinceranno i Friedkin a proseguire su questa strada, benché operare un nuovo ribaltone in panchina non sia una scelta da prendere a cuore leggero.
Anzitutto la proprietà non può permettersi un altro errore come quello del post De Rossi, visto che Juric, preso per “migliorare i risultati”, sta facendo peggio dell’ex capitano della Roma; in secondo luogo il nuovo allenatore si ritroverebbe, dopo la sosta, ad affrontare Napoli, Tottenham e Atalanta in serie, un inizio decisamente non morbido. I nomi per l’eventuale sostituto sono noti, con Lampard preferito dei Friedkin, Montella ad inseguire e i vari Mancini, Ranieri e Potter al momento più defilati. Tutto passa però attraverso Union SG e Bologna, l’ultima spiaggia per un Juric che rischia di pagare per tutti.