Come scrive il Corriere dello Sport, nel suo ufficio, Gian Piero Gasperini conserva ancora i giornali dell’autunno 2016. Titoli e articoli che raccontavano di una crisi e di un possibile esonero dall’Atalanta, appena poche settimane dopo il suo arrivo. Una collezione che oggi custodisce con orgoglio: senza quel passaggio stretto, senza quella tempesta superata con ostinazione e lavoro, non ci sarebbe mai stata l’epopea di Bergamo. E nemmeno il suo approdo alla Roma.
Fino ai 45 anni si vedeva maestro di calcio per i settori giovanili, non allenatore da copertina europea. Poi qualcosa è cambiato. Forse proprio dopo la ferita più bruciante, quella mai del tutto rimarginata dell’Inter. Cinque partite, zero vittorie, il peggior debutto nel dopoguerra per un tecnico nerazzurro. Un record negativo che condivide solo con il traghettatore Verdelli. Gasperini fu congedato in fretta da Moratti, che lo sostituì con Claudio Ranieri. Ironia della sorte: quattordici anni dopo, è stato proprio Ranieri a consigliarlo alla Roma.
Il confronto e la promessa
Durante il decisivo incontro di Firenze, Gasperini ha voluto capire. Anche il recente strappo con Daniele De Rossi, congedato dopo appena quattro giornate, è stato oggetto di confronto con Dan Friedkin. Il presidente gli ha garantito tempo e fiducia, ingredienti indispensabili per costruire. Senza però rinunciare all’immediatezza dei risultati: la Roma non può permettersi stagioni interlocutorie.
Gasperini troverà comunque terreno fertile. La squadra gioca da anni con la difesa a tre, spesso proprio con quel 3-4-2-1 che è marchio di fabbrica del tecnico piemontese. La base tattica è solida, il gruppo abituato. Ora però serve la svolta: mentalità, intensità, verticalità, pressing feroce. Tutto ciò che il “Gasp” porta con sé.
L’ossessione della proprietà americana resta la Champions League, che manca da troppo tempo. Ma occhio anche all’Europa League: il lotto delle partecipanti, ad oggi, sembra più accessibile. E la Roma ha già dimostrato, nelle notti europee, di saper sognare in grande.