Domenica all’insegna del riposo e della famiglia per la Roma, alla vigilia di un match interno con il Monza, fanalino di coda, da non sottovalutare per non incappare in brutte sorprese. Il morale della squadra è alto dopo i recenti risultati in campionato e la qualificazione agli ottavi di Europa League, ma Ranieri vuole i suoi sul pezzo per dare un senso vero ad una stagione iniziata malissimo. Poi si penserà al futuro, ad iniziare dal nuovo allenatore. Dopo le parole di Sarri, pronto a rimettersi in pista e possibile opzione per i giallorossi, fanno rumore anche quelle di Gian Piero Gasperini.
Nella conferenza stampa di vigilia alla sfida contro l’Empoli il tecnico 67enne è stato piuttosto chiaro su ciò che gli riserva il futuro: “Scudetto? Non ho molto tempo, magari questa è l’ultima occasione che ho per provarci davvero. Come hanno detto in tanti c’è sempre un inizio ed una fine per ogni cosa. Sicuramente non ci sarà continuità, con l’Atalanta non ci sarà un ulteriore rinnovo. A fine stagione vedremo se portarlo a scadenza (nel 2026, anche se il club ha un’opzione unilaterale per prolungarlo per un ulteriore anno) oppure interrompere prima”.
E in effetti 9 stagioni all’Atalanta sono tante, qualcosa di difficilmente concepibile in Italia, con quella sensazione che la fine di un ciclo che rimarrà nella storia del calcio stia giungendo inesorabile. Dove andrà? Una bellissima domanda che obbliga a prendere in considerazione anche la Roma: ai giallorossi serve un uomo tutto d’un pezzo di quel tipo, capace di ricostruire dal basso con idee ed investimenti, proprio come fatto a Bergamo. Il progetto della capitale poi potrebbe stimolare Gasperini, con anche Ranieri, personaggio con cui tutti hanno un buon rapporto, che potrebbe essere la carta in più per convincerlo.
Italia o estero?
Bisognerà anzitutto vedere se il tecnico di Grugliasco deciderà effettivamente di interrompere il proprio rapporto con l’Atalanta già quest’estate o giocarsi l’ultimo shot l’anno prossimo, ma dovesse partire la curiosità sarebbe massima, per vedere se ciò che ha costruito a Bergamo sia ripetibile altrove. Italia o estero? La sua storia suggerirebbe la prima opzione, con il Napoli che ci aveva provato l’estate scorsa, consolandosi poi con Conte, e con Milan e Juventus chiamate a decisioni importanti circa i propri allenatori. Da non escludere anche l’anno sabbatico, ma molto passerà anche dai risultati di questo finale di stagione nerazzurro.