Rimane una stagione difficile quella della Roma, ma ce la sta mettendo tutta Ranieri per cercare di renderla speciale, tanto con una proibitiva rimonta in campionato quanto con il precorso in Europa League. Dopo la vittoria contro il Parma, costata l’esonero a Pecchia, testa alla “finale” di giovedì contro il Porto, una gara da non fallire per proseguire nella competizione. Le perplessità però sulla squadra come sulla gestione da dietro le quinte rimangono tante, e le radio romane lo sottolineano senza troppe remore.
Con questi toni piuttosto duri si è espresso Ugo Trani a Radio Radio Pomeriggio: “Aspettiamo tutti la partita di coppa, che è quella che conta. Nelsson dei nuovi arrivati mi pare il migliore, quello che fa meno danni. Ma è inutile parlare di come gioca la Roma, la posizione non sarebbe cambiata, il nono posto. Anche un pareggio non avrebbe cambiato nulla. Alla Roma mancano 15 punti, e non li ha fatti perché è una squadra ridicola. Verona, Como, Monza, Empoli, erano tutte partite in cui dovevi fare tre punti”.
Questo per quanto riguarda la squadra, ma ancora più significative le parole sulla dirigenza: “Sentir parlare Ghisolfi mi ha messo una tristezza enorme. Ha parlato solo dopo che lo ha fatto Ranieri, che gli ha aperto la strada. Dopo sono tutti bravi. Il mister ha rovesciato un secchio di spazzatura su Rosetti e la gestione arbitrale della UEFA, poi il Ds ha fatto il bello. Ha dimostrato che il dirigente vero è Ranieri e lui è il galoppino. Per me 20 milioni per Gourna-Douath la Roma non li deve spendere, per quella cifra dovrebbe essere uno che determina fino a fine stagione con gol e prestazioni, e non penso che accada”.
Felici: “Ghisolfi non è cresciuto”
Nonostante la vittoria sul Parma, anche Antonio Felici è convinto che il campionato debba essere lasciato perdere in favore dell’Europa League, così come proseguono le perplessità sull’uomo mercato per eccellenza: “Ghisolfi non è cresciuto, è rimasto quello di prima. Ma devo dedurre che i Friedkin abbiano detto che il direttore sportivo è il francese, che è funzionale al progetto. È infatti Ranieri a fare a fare la virata parlando di FFP, scouting e il resto. I discorsi sul top manager temo che rimangano una fantasia e i giocatori destinati ad arrivare siano normali”.