Non è stato di certo un inizio di stagione dove sono fioccati gli exploit in casa Roma, con tanti giocatori che hanno reso al di sotto delle aspettative. Soprattutto i nuovi hanno dimostrato di fare tanta fatica: da Soulé e Le Fée fino ai fari Hermoso, Hummels, Dahl e Abdulhamid. Tolto un Dovbyk sufficiente, Manu Koné sembra essere stato l’unico investimento azzeccato, con quei 20 milioni che De Rossi ha obbligato a far spendere alla società. Dopo l’apprendistato con DDR e Juric, il francese è evidentemente il primo punto fermo da cui ripartirà Ranieri.
Le indicazioni arrivate dalla Nazionale sono promettenti: l’ex Borussia Monchengladbach ha esordito con la Francia appena un mesetto abbondante fa, proprio contro l’Italia al Parco dei Principi, ed è già diventato un intoccabile di Deschamps. Contro gli Azzurri qualche giorno fa 47 passaggi riusciti su 50 (94%) e 11 duelli su 17 vinti; un motore in mezzo al campo che Ranieri saprà sicuramente come usare. Se ai tempi del Leicester si diceva che “il 70% della terra è coperto dall’acqua e il restante 30% da Kanté”, il connazionale può decisamente emularlo.
Sì alla vecchia guardia, ma occhio a Pisilli
Poteva finire al Milan un anno prima Koné, ma ora fa le fortune della Roma, grazie ad un De Rossi che, poco convinto da Le Fée in allenamento, ha spinto Ghisolfi a compiere tale operazione. Proiettandoci verso Napoli dunque, Ranieri disegna il centrocampo con il classe 2001 certamente in campo, ma chi ci sarà insieme a lui? Sì va verso l’utilizzo della vecchia guardia, totalmente da rivitalizzare dopo prestazioni decisamente scadenti e fischi assortiti della tifoseria.
Probabile dunque che vedremo Cristante e Pellegrini agire da mezz’ali, il primo per dare compattezza accanto a Koné e creare una diga che protegga la difesa, il secondo più libero di spingersi in avanti ma partendo da dietro, rispetto ad una posizione da trequartista che non lo ha esaltato finora. Senatori chiamati a dare una scossa ad un ambiente ferito, in un trittico di partite tosto in cui potrebbe anche essere rispolverato anche Paredes, le cui voci di addio a gennaio si sono placate con l’arrivo di Ranieri.
In tale contesto però, occhio a Pisilli. Insieme a Koné risulta essere una delle poche note positive della Roma di inizio stagione, ed interessante sarà scoprire quanto e come il tecnico di Testaccio deciderà di utilizzarlo. Quasi certamente non da trequartista, dove le sue doti di corsa e grinta non traspaiono. In un centrocampo a tre potrebbe trovare spazio ed insidiare i compagni di squadra, per un giocatore che merita attenzione proprio come il Primavera Mattia Mannini, pronto al salto in prima squadra.