Prima l’annuncio ufficiale, e poi per Gasperini sarà tempo di studiare la rosa per capire su chi contare l’anno prossimo e dove invece intervenire per trovare nuove risorse. Ciò che prenderà in mano è una Roma con una buona base, sia tecnica che morale, soprattutto grazie all’immenso lavoro fatto da Ranieri da novembre ad oggi. A centrocampo ritroverà il suo pupillo Cristante e dovrà decidere cosa fare con Paredes, mentre un punto fermo sicuro, un Ederson 2.0 se vogliamo, sarà quel Manu Koné a tratti straripante.
Nella conferenza stampa di avvicinamento a Spagna-Francia (semifinale di Nations League), l’ex Borussia Monchengladbach ha fatto un piccolo sunto della stagione con la Roma: “I risultati sono contrastanti, nel senso che collettivamente abbiamo fatto molta strada, cambiando tre allenatori. Sono arrivato in un nuovo club e ho dovuto conquistarmi il posto con una concorrenza molto agguerrita. Siamo stati fortunato che Ranieri ha rimesso al suo posto la società, eravamo 14esimi e avremmo potuto raggiungere la Champions League. Anche i giocatori della Juve hanno fatto il loro lavoro, è la vita, giocheremo in Europa e ne siamo orgogliosi”.
Inevitabile poi un passaggio sulla squadra della sua città natale, quel PSG reduce dal 5-0 all’Inter in finale di Champions League: “Essendo parigino sono felice per loro e spero vincano molti trofei. Sono stati impressionanti dall’inizio alla fine, bravi in ogni aspetto della partita e i nostri francesi sono stati molto bravi. Il pressing del PSG mi ha scioccato, l’Inter non ha visto la luce. Da giocatore della Roma conosco un po’ i nerazzurri, è un ottima squadra e averla contrastata in quel modo è stato scioccante. Infliggere loro un 5-0 non è cosa da poco. Hanno un grande futuro e penso che molte squadre prenderanno ispirazione”.
Dal rapporto con Deschamps al Pallone d’Oro
Una conferenza stampa in cui i temi sono stati molteplici, come ovviamente una Nazionale di Deschamps che di Koné non vuole più fare a meno: “La mia prima convocazione è arrivata a settembre e sono qui ancora oggi, cerco di dare il massimo e di rimanere me stesso. Sono felice di essere qui, abbiamo una buona squadra e spero che lavoreremo insieme il più possibile. Ho una qualità, che è avere fiducia in me stesso. L’allenatore mi aiuta molto come i miei compagni e lo staff, mi hanno reso le cose più facili. Deschamps mi dice di fare ciò che so fare ed è quello che cerco di realizzare”. Chi vincerà il Pallone d’Oro? “Ci sono due giocatori francesi molto bravi che possono vincerlo, uno gioca nel PSG (Dembelé, ndr) e uno del Real Madrid (Mbappé, ndr). Voterò per entrambi”.