Priorità Verona per la Roma, ed ora non bastano più pareggini agrodolci per sperare nell’impresa Champions League. Una sfida da vincere senza se e senza ma, e alla vigilia di essa parola al doppio ex Marash Kumbulla, ancora tesserato con i giallorossi ma ora in forza all’Espanyol: “È un po’ la mia partita? Beh sì, con la Roma ho un contratto fino al 2028 e il Verona è la squadra in cui sono cresciuto e a cui sono molto riconoscente. Ma non chiedetemi pronostico, auguro a entrambe le migliori fortune”.
Nell’intervista concessa al Corriere dello Sport ha parlato anche di presente e di futuro, lui che, in prestito secco in Spagna fino alla fine dell’annata, si sta rilanciando in maniera molto interessante (29 presenze e 2 gol): “Ritorno alla Roma? Non lo so, non ne ho proprio idea. Io sono qui in prestito fino al termine della stagione e mi trovo benissimo all’Espanyol, decideranno le società”. In effetti il club di Barcellona, in piena lotta salvezza, ha già manifestato l’interesse a trattenere l’albanese in squadra, ed anche qualche altra società potrebbe farsi avanti dopo le recenti prestazioni.
La domanda che tutti si fanno è perché Kumbulla, giovane di grande talento pagato dalla Roma poco meno di 30 milioni tra prestito e riscatto, non abbia mostrato nella capitale le doti viste a Verona: “Voglio chiarire che sono molto contento di come la squadra abbia ritrovato serenità e risultati con Ranieri, e aggiungo che la mia priorità ora è l’Espanyol. Salvarci è il mio unico pensiero. Per il resto non so cosa sia accaduto a Roma, forse un insieme di cose, ma andare via era la cosa da fare per ritrovarmi. Non voglio essere presuntuoso, ma un po’ mi aspettavo di poter fare bene”.
Da Mourinho e De Rossi a Juric
Focus che si è poi spostato sugli allenatori che Marash ha avuto nella sua esperienza giallorossa: “Mourinho è straordinario, schietto, sa essere duro ma ti guarda negli occhi e ti dice sempre la verità. Questo mi ha aiutato a crescere. Con De Rossi ho lavorato poco, ma mi piacciono le sue idee e il modo che ha di approcciarsi. Simpatico quando serve, serissimo in altri momenti. Un po’ come Manolo Gonzalez, il nostro allenatore qui all’Espanyol. Un personaggio che mi ricorda Daniele, sa empatizzare e non fa differenze”.
Ultima chiosa su Ivan Juric, meteora negativa alla guida della Magica ed allenatore che ha lanciato Kumbulla a Verona: “Non pensavo che a Roma sarebbe andata così, per me lui è un bravo tecnico e una brava persona. Lo stimo tanto. Lo sento raramente, ogni tanto ci scriviamo l’in bocca al lupo se c’è qualcosa di importante”.