In un calcio in continua evoluzione, dove l’estetica spesso prevale sulla sostanza, la Roma ha costruito negli ultimi anni le sue fortune su un principio senza tempo: la solidità difensiva. Prima con Mourinho, poi con Ranieri, i giallorossi hanno fatto della compattezza il loro marchio di fabbrica, arrivando a giocare due finali europee consecutive e mantenendo un rendimento da vertice anche in campionato.
L’ultima stagione lo conferma con forza: la seconda miglior difesa della Serie A, con soli 35 gol subiti, al pari di Inter e Juventus e dietro solo al Napoli (27). Un dato ancora più impressionante se isoliamo il periodo gestito da Claudio Ranieri: solo 11 reti incassate nel 2025, a testimonianza di una squadra che ha ritrovato equilibrio e concentrazione.
Svilar intoccabile
A guidare questa rinascita difensiva c’è Mile Svilar, protagonista assoluto. Il portiere belga è stato una delle sorprese più luminose del campionato, chiudendo con l’80% di parate effettuate, miglior dato della Serie A. Ben 117 interventi decisivi in 38 partite, un bottino che ha spesso fatto la differenza, specie nelle nove vittorie per 1-0, che hanno portato ben 27 punti in classifica. Il suo rinnovo, sempre più vicino, rappresenta la prima vera conferma per la Roma del futuro, quella che Gasperini proverà a modellare a sua immagine.
Ndicka e Mancini le certezze
Davanti a Svilar, due certezze assolute. Evan Ndicka, autore di una stagione perfetta in termini di continuità: 100% dei minuti giocati in Serie A, 51 presenze complessive tra campionato e coppe e solo due ammonizioni. Numeri che raccontano di un difensore affidabile, pulito, sempre presente.
Accanto a lui, Gianluca Mancini, spesso con la fascia da capitano al braccio. Ha giocato il 92% dei minuti totali in campionato, dimostrandosi leader tecnico ed emotivo. Il suo gol contro il Milan, pesantissimo nella corsa all’Europa League, ha ulteriormente suggellato una stagione da protagonista.