L’attacco di Juric non ingrana: Roma mai così male dal 1991

I giallorossi non segnavano così poco tra Serie A e coppa da ben 33 anni: Artem Dovbyk è l'unica certezza del reparto offensivo

Redazione Solo la Roma
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Juric, Roma

La Roma si prepara ad affrontare la Fiorentina nella nona giornata di campionato, nel match in programma domenica 27 ottobre alle 20:45 all’Artemio Franchi di Firenze. Dopo aver battuto la Dinamo Kiev in Europa League, i giallorossi puntano a ritrovare il successo anche in campionato, che manca ormai dallo scorso 29 settembre. Il mister Ivan Juric ha la necessità di migliorare un attacco che finora ha dato poche certezze, problema risulta particolarmente preoccupante per una formazione che punta a un posto in Champions League.

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Il dato preoccupante

La Roma ha segnato solo 10 gol in 11 partite stagionali, una statistica negativa che non si vedeva da ben 33 anni, dall’annata 1991/92, come riportato dal Corriere dello Sport. In quel periodo di transizione societaria – dalla famiglia Viola a Giuseppe Ciarrapico – con Ottavio Bianchi in panchina, la squadra giallorossa aveva segnato appena 9 gol allo stesso punto della stagione.

Tanti tiri, pochi gol

Nonostante sia prima in Serie A per numero di tiri tentati (131 tiri, con una media di 16,3 a partita), la Roma è solo quattordicesima per gol realizzati. Questo riflette uno dei problemi di fondo del gioco di Juric: la squadra fatica a creare vere occasioni pericolose nonostante controlli il pallino del gioco. I tiri si traducono raramente in gol, replicando una tendenza già vista nelle stagioni passate deli tecnico con il Torino, che ha concluso gli ultimi tre campionati rispettivamente con 46, 42 e 36 gol.

Gioco lento e poco incisivo

La mancanza di velocità e incisività è evidente: la Roma spesso arriva in zona offensiva ma sembra indecisa su come gestire l’ultimo passaggio o finalizzare l’azione. Il gioco rallenta, dando tempo alle difese avversarie di riorganizzarsi e neutralizzare l’attacco. Questo ritmo di gioco rende difficile trovare varchi per trovare la via del gol.

Dovbyk unica certezza

In questo contesto, Artem Dovbyk è l’unico a rispondere con una continuità realizzativa, con cinque reti in undici presenze stagionali. Inoltre, il centravanti ucraino ha sempre segnato il gol dell’1-0, quello che sblocca le situazioni e orienta le partite. A mancare è l’apporto degli altri giocatori del reparto offensivo. Dybala è fermo a un gol, su rigore contro l’Udinese, mentre Pellegrini, Soulé e El Shaarawy sono ancora a zero.

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