Ogni tentativo di riportare la concentrazione sul campo è andato in fumo dopo le ultime dichiarazioni di Ranieri, per una questione allenatore che vede ora Sarri e opzione estera in auge. Eppure è giorno di vigilia per la Roma, per il primo dei 9 atti che porterà ad un fine stagione che ha la Champions League come sogno proibito, da sussurrare solo. Al Via del Mare c’è il Lecce ad attendere i giallorossi, sabato alle 20:45, in un sfida che vede i salentini alla disperata ricerca di punti salvezza.
Dopo l’infuocata conferenza stampa di ieri, oggi è stato il turno della lista dei convocati di Ranieri, che ha sciolto alcuni dubbi che aleggiavano alla vigilia: come da programmi, sono regolarmente a disposizione dell’allenatore N’Dicka e Dovbyk, colpiti da febbre e sintomi influenzali, e Koné, uscito acciaccato dall’ultima partita disputata con la sua Francia. Recuperi importanti per il tecnico, che da ora in poi potrà gestire meglio le forze della rosa non avendo più impegni infrasettimanali.
Ora però le note dolenti, perché sono 4 gli indisponibili per domani: ovviamente scontata l’assenza di Dybala, appena tornato da Londra dopo l’operazione al tendine e sicuramente presente sugli spalti contro la Juventus, il prossimo 6 aprile. L’emergenza a Lecce però riguarderà la fascia destra, visto che per il match nel Salento la Roma avrà a disposizione solo Saelemaekers, mentre ai box rimangono Celik, Rensch e Saud Abdulhamid. Per quest’ultimi ci vorrà ancora un po’ di pazienza per rivederli in campo.
Il probabile 11 di Ranieri
Alla luce dei disponibili, ancora qualche dubbio aleggia sull’11 titolare che Ranieri schiererà. Chiaramente Svilar in porta, e davanti a lui è ballottaggio tra Hummels e Nelsson, con il primo favorito, per affiancare Mancini e N’Dicka. Sulle fasce come detto scelte obbligate, con il solo El Shaarawy (e un Salah-Eddine acciaccato) a fare da alternativa a Angelino e Saelemaekers. La coppia di centrocampo dovrebbe essere Paredes-Koné, ma occhio a Cristante, che si candida a dare riposo a chi ha faticato in Nazionale, mentre sulla trequarti uno tra Pellegrini, Soulé e Baldanzi siederà in panchina (quest’ultimo è il candidato maggiore). Dovbyk più di Shomurodov da punta.
