L’ombra di De Rossi su Juric, Sabatini: “A Roma manca chi comanda”

Redazione Solo la Roma
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Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma

Sette punti sui nove disponibili conquistati in campionato, conquistati vincendo con Udinese e Venezia e pareggiando nell’ultimo match contro il Monza, nel quale il mancato successo grida ancora vendetta. È questo lo score di Ivan Juric da quando siede sulla panchina della Roma, mentre peggiore è stato l’impatto con l’universo europeo, dato che nelle due sfide di Europa League, i giallorossi hanno portato a casa solamente un punto, perdendo anche contro il modesto Elfsborg.

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Anche in Serie A l’unica vera prestazione convincente è stata proprio all’esordio contro l’Udinese, mentre nelle successive due la Roma è tornata a fare molta fatica. Dall’arrivo del tecnico croato dunque qualche passo avanti c’è stato, ma i problemi degli albori della stagione sembrano essere decisamente rimasti, rendendo ancora più incomprensibile l’esonero di De Rossi.

Attualmente la posizione di Juric sarebbe salda, con la società che gli avrebbe garantito la permanenza quantomeno fino al termine della stagione, anche se l’ombra di De Rossi resta pressante. È noto che tutto l’ambiente giallorosso sia dalla parte dell’ex centrocampista e anche se al momento un ritorno può essere catalogato come utopistico, come analizzato da La Repubblica, le poche certezze che aleggiano intorno alla Roma e la passione dello stesso tecnico verso i colori giallorossi, non smettono di far sperare una buona fetta di tifosi.

Le parole di Sabatini

A tornare sull’argomento dell‘esonero di De Rossi è stato Walter Sabatini. L’ex direttore sportivo giallorosso, in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, si è così espresso: “Pentirsi di averlo esonerato? Penso di si. Il minimo è pentirsi. Adesso manca chi comanda. Prima c’era la Souloukou che aveva carta bianca. C’è confusione. Bisogna ricordarsi che la Roma è la Roma: va trattata con rispetto. Con la città ti devi interfacciare, confrontare. Non puoi sottrarre la Roma ai romani: la mancata comunicazione è una scelta sbagliata e poco rispettosa”.

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