Non si aspettava forse un compito così arduo Florent Ghisolfi quando ha accettato di diventare il nuove direttore sportivo della Roma, una piazza capace di sottolineare subito con l’evidenziatore gli errori commessi. I tifosi non sembrano essersi innamorati dell’ex dirigente del Rennes, non solo per il suo profilo estremamente schivo, visto che solo nell’ultima settimana a cominciato a parlare, tra obbiettivi della società e proteste post partita dopo il rigore negato a Baldanzi a Monza.
Sin qui il mercato condotto è stato deludente, nonostante una cifra superiore ai 100 milioni investita dai Friedkin per rifare il look alla squadra. Estremamente indietro di condizione Hermoso ed un Hummels che non ha ancora calcato il terreno di gioco, mentre sugli esterni Saelemaekers i è subito fatto male, e Abdulhamid sembra decisamente lontano dall’essere un giocatore tecnicamente e tatticamente pronto per la Serie A.
Anche per Le Fée tanti problemi fisici, ed un investimento che non sembrava neanche così necessario, visto un Pisilli made in giallorosso in grande spolvero. E Soulé? 30 milioni spesi, 0 tra gol e assist fin qui in quasi 400′, solo il 30% di dribbling riusciti (9 su 25), 7 tiri totali di cui 2 nello specchio della porta, ed in generale nessuna giocata degna di nota. Roma che si aggrappa ad un Dovbyk unica nota positiva di questo mercato, con l’ucraino che sta ingranando in zona realizzativa.
Koné in crescita
Forse non proprio l’unico raggio di sole nel buio l’ex Girona, perché è giusto sottolineare un Manu Koné in crescita, che sta prendendo le misure della Serie A. Al netto di un un po’ di frenesia nell’ultima giocata ed imprecisione nella gestione del pallone, il francese appare imprescindibile nel centrocampo della Roma, per il fisico e la sostanza che vi porta. Difficile tenerlo fuori al momento, specialmente visto il rendimento rivedibile di Cristante e Paredes dall’inizio dell’anno.