Ok la trafila delle giovanili, così come il ritorno in prima squadra nell’estate del 2017 dopo il prestito al Sassuolo, ma molti tifosi della Roma si ricorderanno sicuramente quando la carriera di Pellegrini in giallorosso è veramente iniziata: È il 29 settembre 2018 quando Di Francesco, complice l’infortunio di Pastore nel primo tempo, manda in campo contro la Lazio il giovane Lorenzo, che nell’anno precedente aveva trovato pochissimo spazio. 9 minuti dopo il suo ingresso il magico colpo di tacco che sblocca la partita, fino all’assist per Fazio per il 3-1 finale.
Una partita sontuosa che non lo farà uscire mai più dal campo, un derby sliding doors della sua carriera come lo può essere quello appena disputato. La mossa di Ranieri di metterlo dal 1′ ha sorpreso tutti, l’ennesima genialata di Sir Claudio che si è rivelata vincente, con il capitano che segna il gol del vantaggio, bellissimo oltretutto, e tiene la squadra per mano fino alla sua uscita dal campo. La “voglia matta” di esserci in questo Roma-Lazio è stata sottolineata dallo stesso allenatore, che non ci ha pensato un secondo a fidarsi di lui.
Ed ora che succede? Domanda legittima, visto il trattamento che Pellegrini stava ricevendo dal popolo giallorosso fino a domenica scorsa. Le voci di un Ghisolfi pronto a gettarsi su un Frattesi scontento all’Inter vagano ancora nell’aere, anche se i nerazzurri hanno fatto sapere di non voler cedere il giocatore e di non sedersi al tavolo delle trattative per meno di 40 milioni. Uno scenario dunque che diventa più chiaro: il derby della capitale può riscrivere il mercato della Roma a centrocampo.
Pellegrini fino a giugno, poi si vedrà
Che un addio del capitano a gennaio fosse comunque complicato era risaputo, con un’Inter solo timidamente affacciatasi a tale opportunità e un Napoli mai convinto del tutto dell’ipotetico scambio con Raspadori. Dopo gol e prestazione contro la Lazio, Pellegrini fino a giugno è di fatto una certezza, con il giocatore che tenterà di convincere Ranieri e società della sua utilità per la squadra. In estate si vedrà, perché non si può ignorare un contratto in scadenza nel 2026: sarà rinnovo o cessione per il capitano. Giallorossi che possono dunque concentrarsi su altro, vedi Beto per l’attacco.