Mollare adesso è proibito, perché l’impresa, seppur complicatasi dopo il ko di Bergamo, è ancora possibile. Roma pronta a scendere in campo questa sera, come il resto delle squadre, per la penultima giornata di Serie A, che potrebbe essere già buona per i primi verdetti in giro per la classifica. Nella capitale arriva un Milan in condizioni psicologiche disastrose, ma consapevole che vincere è l’unica cosa da fare per alimentare le residue speranze di Europa. Giallorossi però che vogliono i tre punti per inseguire ancora la Champions League, in un’Olimpico tutto giallorosso.
L’ultima in casa infatti non vedrà sventolare bandiere avversarie questa sera, posto che il settore ospiti è stato chiuso ai tifosi rossoneri dopo gli atti vandalici messi in atto in Curva Sud durante la finale di Coppa Italia (scritte indecenti, seggiolini divelti e bagni distrutti). Non era comunque escluso che da Milano la trasferta potesse essere abortita, per protestare contro un Milan disastroso in campo e fuori quest’anno. Ci saranno dunque circa 67.000 anime giallorosse a spingere la Roma verso la vittoria, con anche una presenza degna di nota.
Come riportato dal Corriere dello Sport, all’Olimpico ci sarà anche Ryan Friedkin ad assistere al match, il figlio del presidente che avrà il compito di rappresentare la società nell’ultima partita casalinga di Ranieri, pronto a ricevere il doveroso abbraccio della sua gente. Non è invece certa la presenza del padre Dan, che potrebbe invece scegliere Liverpool per passare la giornata: all’ora di pranzo infatti scende in campo il suo Everton nell’ultima gara che la squadra disputerà nello storico Goodison Park, prima di trasferirsi, dalla prossima stagione, nel nuovo modernissimo impianto.
Contestazione per Ryan?
Chiaro che la concentrazione dello stadio, al di là del risultato della partita, sarà per la 501ª panchina ed ultima in casa di Ranieri, ma è giusto chiedersi se non sia in programma anche una contestazione per Ryan Friedkin, vista la sua presenza. Ieri sono apparsi, in giro per la capitale, alcuni striscioni piuttosto eloquenti, che recitavano “La stagione lo ha dimostrato: Roma ai romanisti, non agli azionisti di mercato”, oppure “Non vogliamo più stelle… né strisce! U.S.A. go home!”. Il clima tra proprietà e tifosi giallorossi rimane teso.
