Metà weekend di Serie A, in questa 28ª giornata, è andato, ma ci sono ancora le due squadre della capitale attese al loro impegno di campionato pre Europa League. Roma a caccia dell’ennesima vittoria di questo periodo, nella sfida trappola contro un Empoli in cerca di punti salvezza, mentre la Lazio chiuderà il turno lunedì sera ospitando una lanciata Udinese. Uno degli uomini copertina di quest’anno nei biancocelesti è sicuramente Nuno Tavares, forse l’esterno migliore in circolazione insieme ad Angelino.
L’ex Arsenal e Marsiglia ha concesso un’intervista ad ABola, nella quale ha parlato molto Roma e degli obiettivi della sua squadra nella competizione europea condivisa con i giallorossi: “Con la Roma c’è una grande rivalità, ma niente a cui non sia abituato. Benfica-Sporting o Benfica-Porto potrebbero essere più accese. Qui c’è un clima rovente ed ho avuto questa sensazione, ma l’ho avvertita di più in Portogallo. Per quanto riguarda l’Europa League l’obiettivo è arrivare più lontano possibile, abbiamo la squadra per vincere e lottare fino alla fine”.
Non particolarmente impressionato dunque Nuno Tavares dalla stracittadina, ma le situazioni felici da quando è alla Lazio ci sono state: “Il momento più bello? Era l’allenamento prima del derby con la Roma. Penso sia stato emozionante, i tifosi ci facevano il tifo durante l’allenamento, urlando e cantando. Anche quando abbiamo perso 6-0 con l’Inter in casa ci hanno sempre sostenuto, e quando siamo andati lì ci hanno detto che erano con noi al di là del risultato. Penso che questo faccia la differenza”.
Nuno Tavares assistmen in Serie A: “Non sono ancora all’apice”
Un Nuno Tavares sicuro di se, che sta andando oltre ogni più rosea aspettativa. Con ben 8 ultimi passaggi vincenti, il portoghese è al momento il miglior assistmen della Serie A, ma le sue parole sono eloquenti: “È una stagione positiva e sto avendo prestazioni costanti fin qui, era ciò che mi mancava. Mi hanno aiutato molto da quando sono qui e hanno sempre riconosciuto le mie capacità. Posso dire che non mi sorprende essere il leader negli assist realizzati, nella mia testa sapevo di poter fare queste cose e forse di più. Sono all’apice della mia carriera? No, penso di essere migliorato ma so cosa posso ancora fare”.