Tante le idee che si alternano su quella che sarà la Roma della prossima stagione, una squadra che suscita sicuramente curiosità, e non solo per il popolo della capitale. Un Gasperini che ha scelto con convinzione questa nuova avventura, in mezzo ad altre opportunità, ed un Ranieri che ha rifiutato la Nazionale per focalizzarsi sul nuovo progetto sono segnali importanti, ed anche alcuni ex giallorossi ne sono estremamente convinti. Uno di questi è Javier Pastore, giocatore talentuosissimo che non ha però lasciato un bel ricordo con la Magica.
Intervistato dal Corriere dello Sport, El Flaco ha parlato anche della Roma che sta nascendo, con una convinzione forte ed importante: “Gasperini è un allenatore molto bravo e può fare bene con i giallorossi, conosce tantissimo il calcio italiano. Ha carattere, impone il suo gioco, la sua visione, e a dir la verità penso che la squadra, intesa come gruppo, sia importante. Con lui e con Ranieri la Roma si può giocare il campionato e tornare nelle zone alte della classifica, dove merita di stare. Nella capitale ho trascorso anni belli fuori dal campo, mi è sempre dispiaciuto arrivare a Trigoria e non dare quello che avrei voluto”.
Da Palermo e PSG alla Roma
E in effetti proprio Pastore sarebbe dovuto essere il fiore all’occhiello della campagna acquisti della Roma nel 2018, il trequartista tutto genio e talento in arrivo dal ricchissimo PSG, dove si era trattenuto per ben 7 stagioni. Inutile ricordare ai tifosi giallorossi il tipo di rendimento che l’argentino ebbe nella capitale, un giocatore impalpabile e irriconoscibile rispetto a quello visto in Francia e soprattutto al Palermo, dove esplose in tutta la sua meraviglia.
A condizionarlo ovviamente i tanti infortuni che ha subito dal suo arrivo nella capitale in poi (solo 37 presente e 4 gol in tre anni), ed oggi solo un’operazione all’anca gli ha permesso di stare molto meglio rispetto agli ultimi anni di attività nei campi. Adesso Pastore vive a Madrid e studia per diventare dirigente, posto che di fare l’allenatore non sembra esserci l’intenzione, e chissà che un giorno non lo si possa rivedere a Roma proprio in quelle vesti.
