Nuova svolta nella causa legale tra Gianluca Petrachi e la AS Roma. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’ex direttore sportivo, annullando la precedente sentenza della Corte d’Appello, che aveva dato ragione al club giallorosso. Ora, il procedimento tornerà nuovamente in Appello, offrendo a Petrachi l’opportunità di far valere le proprie ragioni in un contesto giuridico più favorevole.
La vicenda
Il licenziamento di Petrachi risale al giugno del 2020, durante l’ultima fase della presidenza di James Pallotta. Il dirigente era stato allontanato con l’accusa di aver violato gli obblighi fiduciari, dopo una serie di tensioni interne culminate in uno scontro diretto con l’allora patron statunitense. La Roma aveva giustificato l’esonero parlando di atteggiamenti ritenuti “incompatibili con il ruolo” e “non collaborativi”.
Petrachi, da parte sua, ha sempre contestato la decisione, sostenendo di essere stato licenziato per motivi estranei a reali inadempienze contrattuali. Il dirigente si è rivolto alla giustizia, ottenendo inizialmente una sentenza favorevole dal Giudice del Lavoro, che aveva giudicato illegittimo il provvedimento.
La decisione della Cassazione
La Cassazione ha ora confermato quella prima lettura, annullando la sentenza di secondo grado e disponendo il rinvio alla Corte d’Appello per un nuovo esame della causa. Una vera e propria vittoria per Petrachi, come sottolineato dal suo collegio difensivo – formato dagli avvocati Sara Agostini, Paolo Rodella e Filippo Aiello – che ha parlato di “una svolta significativa”.
Prospettive future
Con questa pronuncia, Petrachi potrà tornare a far valere le sue richieste, che includono il riconoscimento dell’illegittimità del licenziamento e il risarcimento dei danni economici e d’immagine. La palla torna ora alla Corte d’Appello, che dovrà riesaminare il caso alla luce delle motivazioni della Suprema Corte.
Nel frattempo, la Roma – oggi guidata da una nuova proprietà e da un nuovo management – si trova a gestire l’ennesima eredità scomoda del passato targato Pallotta.