Dopo settimane di attesa e battaglie legali, sono finalmente ripresi gli scavi archeologici nell’area di Pietralata, passaggio decisivo per completare la progettazione definitiva del nuovo stadio della Roma. Un iter tutt’altro che semplice, rallentato più volte dalle proteste di residenti e comitati civici, che da mesi cercano di ostacolare l’opera con ricorsi, esposti e denunce.
Dai ricorsi al “bosco spontaneo”: la resistenza dei comitati
I motivi del dissenso sono cambiati nel tempo. Se inizialmente il nodo critico sembrava la vicinanza con l’Ospedale Pertini, ora l’attenzione si è spostata su altre presunte criticità. Prima le abitazioni espropriate oltre vent’anni fa, ancora occupate dai vecchi proprietari in attesa di una destinazione chiara, e più di recente, la tutela di un bosco spontaneo, la cui importanza è stata portata all’attenzione dell’opinione pubblica come “bene collettivo irrinunciabile”.
Come riportato da Il Romanista, le indagini ambientali in corso avrebbero escluso che quest’area verde rappresenti un reale ostacolo alla realizzazione dell’impianto. Una compensazione ambientale sarebbe sufficiente, senza impatti critici sull’ecosistema urbano. Contro la narrazione che descrive il nuovo impianto come una “colata di cemento”, i numeri contenuti nello studio di fattibilità presentato dalla Roma mostrano un quadro completamente diverso.
Uno stadio che regala verde e servizi
Già nella documentazione depositata nell’ottobre 2022, il club illustrava un progetto che prevede: due grandi parchi, uno da 14 ettari che ospiterà lo stadio, l’altro da quasi 5 ettari, attrezzato con campi sportivi polivalenti e strutture pubbliche; oltre 5 ettari di verde pubblico, integrati nel tessuto urbano del quartiere; 120 milioni di euro di opere pubbliche: parcheggi, passerelle pedonali, piste ciclabili, connessioni ciclo-pedonali.
Non sorprende, dunque, che il dossier Nomisma redatto a margine del Dibattito Pubblico contenga numerose sezioni dedicate all’impatto del progetto sul quadrante di Pietralata, sulla città di Roma nel suo complesso, e sui benefici economici, sportivi e sociali generati dallo stadio.