Vittoria doveva essere e vittoria รจ stata. La Roma batte il Torino 1-0 e si leva un poโ di polvere di dosso, potendo finalmente fare un primo, anche se prematuro, respiro a pieni polmoni. Una serata particolare in cui la curiositร era tanta, nel vedere quale sarebbe stata lโaccoglienza dellโOlimpico e se la squadra supportasse ancora Juric. Tra cose buone e meno buone, alcune risposte sono arrivate, e la piรน confortante รจ stata sicuramente lโatteggiamento messo in campo dai giallorossi.
Attenzione, concentrazione e tenace sono elementi che si sono visti nella serata di ieri, cose allโapparenza scontate ma non in questo caso, in cui le voci di giocatori sempre piรน desiderosi di un nuovo cambio in panchina si facevano pressanti. La Roma invece รจ con Juric, e benchรฉ una rondine non faccia primavera, da qualche parte si doveva pur cominciare. Aspetti positivi accanto perรฒ ad altri che non fanno guardare al futuro con fiducia massima.
Atteggiamento sรฌ, meno il gioco
Come detto, si attendeva una reazione della squadra dal punto di vista dellโatteggiamento, dopo una trasferta a Firenze a dir poco imbarazzante, e questa รจ arrivata. Preoccupa perรฒ il gioco, con un aspetto piuttosto evidente: tolta la Fiorentina, le altre 8 gare sotto la guida di Juric sono state pressochรฉ uguali, con la variante di risultati estremamente altalenanti. Un buon pressing iniziale, possesso palla maggiore dellโavversario in tutte le partite disputate, anche in quelle contro i Viola e con lโInter, ma una moria di occasioni di gol e reti segnate.
Giallorossi che dunque, con tale canovaccio di gara, portano a casa il risultato pieno quando trovano di fronte un avversario arrendevole come lo รจ stato il Torino di ieri, che ha portato nel post partita un Vanoli decisamente deluso e arrabbiato con i suoi. Lungi dallโessere pessimisti cronici, perchรฉ come detto gli aspetti positivi ci sono, ma che possa essere la gara della svolta risulta difficile, per una Roma che rischia di continuare su una strada di alternanza di risultati continua, che non porta di certo alla Champions League.
Nelle mani di Dybala
Che i singoli giocatori non siano propriamente adatti al gioco di Juric รจ ormai evidente, e contro i granata si sono visti prestazioni sufficienti: Svilar attento nellโunico intervento degno di nota, quello su Njie nel secondo tempo, mentre la difesa si riscatta dopo il disastro di Firenze. Esterni da 6 striminzito, ma aspettarsi di piรน รจ utopia, mentre buoni segnali li hanno dato un Konรฉ ormai imprescindibile lรฌ in mezzo per la Roma ed un Le Fรฉe ancora in cerca del ritmo partita ma prezioso in cabina di regia.
Piรน spento Baldanzi, mentre Pisilli si sbatte con tanta voglia come al solito, ma appare chiaro, agli occhi di scrive, che le sue doti di corsa, grinta e quantitร , da centrocampista puro, siano maggiori allโestro e qualitร richieste ad un trequartista. E poi cโรจ Dybala, che con il gol vittoria di ieri, il secondo in campionato e primo su azione, raggiunge Higuain, con 125 reti, al terzo posto della classifica dei migliori marcatori argentini in Serie A (dietro a Crespo con 153 e Batistuta con 184). Servirร ancora lui anche domenica contro un Verona in estrema difficoltร .