Difficile in questo gennaio concentrarsi sulla Roma a lungo termine. Il presente vede una squadra, reduce dalla grande vittoria nel derby, barcamenarsi tra l’imminente trasferta di Bologna, il tentativo di allargare l’organigramma societario, con Antonello pronto a diventare nuovo CEO, un calciomercato frenetico che passa dal sogno Frattesi alla ricerca di un vice Dovbyk al posto di Shomurodov, e la chiusura del girone di Europa League. Eppure tra le questioni dei mesi prossimi c’è anche quella del post Ranieri per la prossima stagione.
Urge però partire da un assunto: siamo davvero sicuri che il tecnico di Testaccio passerà dal campo alla scrivania l’anno prossimo? Per lui c’è pronto un posto in dirigenza per portare ordine anche nel dietro le quinte della Roma, ma dopo il derby quel “io ho firmato fino a giugno, poi chissà” apre scenari inaspettati. L’opzione più probabile rimane quella di un addio per iniziare un nuovo ciclo, con tanti nomi susseguitisi già nelle scorse settimane, ma un nuovo colpo a sorpresa targato Ranieri non è da escludere a priori.
Sull’argomento futuro allenatore è intervenuto Ugo Trani, al programma Te la do io Tokyo di Tele Radio Stereo, il quale si è sbilanciato senza problemi: “Per me sarà italiano e vede sempre più favorito Montella. Sartori come direttore sportivo? Ti garantisce un rapporto più equilibrato con i giocatori e fa delle scommesse che non sono le solite”. Se effettivamente Ranieri avrà, come è lecito pensare, un peso importante sulla scelta del suo successore, un profilo del Bel Paese è assai verosimile, con l’Aeroplanino, ora ct della Turchia, candidato valido.
Trani sul mercato: da Le Fée a Celik e Soulé
Un’opinione piuttosto marcata e schietta Trani l’ha espressa anche sul mercato che attende la Roma e sulle mosse che, secondo lui, sarebbe appropriato fare: “La prima cosa che deve fare il club è vendere Le Fée, poi qualcosa dalle altre squadra può cascare. Poi se si riesce a piazzare anche Soulé meglio, così come cercherei di vendere Sangaré, Dahl e Celik, se arriva un nuovo terzino”. Ad una settimana dall’inizio della sessione invernale Ghisolfi non ha ancora piazzato colpi, e tanto per il bene dei giallorossi quanto per la stabilità della sua posizione, darsi una mossa è d’obbligo.