Con la Roma impegnata nella miracolosa ricerca di un posto in Champions League, da provare a conquistare nell’ultimo turno di Serie A, a tenere banco sono anche alcune questioni extra campo. Oltre al nuovo allenatore, particolare attenzione è riservata anche all’iter per il nuovo stadio a Pietralata, che nei prossimi anni dovrebbe diventare la nuova casa dei giallorossi. Dopo le tante difficoltà di queste ultime settimane, con la consegna del progetto che è slittata in più occasioni, sembrerebbe che la situazione si sia sbloccata.
Come riportato infatti da Il Romanista, con una settimana di ritardo sulla tabella di marcia, sono iniziati gli scavi archeologici, che serviranno per completare il progetto, da consegnare possibilmente entro la primavera. Dopo la messa in sicurezza dell’area, ieri si sarebbe proceduto con l’abbattimento degli alberi e i primi esami riguardo il terreno, non senza qualche problema legato all’ordine pubblico. Anche in questo caso infatti è servito l’intervento delle forze dell’ordine per placare i comitati contrari, che avrebbero cercato un’altra volta di bloccare i lavori.
Non si placano le proteste
Continuano a non mancare però le polemiche e le proteste legate all’avanzamento del progetto. Ancora una volta anche la politica è scesa in campo, con il Movimento 5 Stelle e AVS che avrebbero richiesto di fermare gli scavi, non trovando però terreno fertile. Sempre molto attivi per cercare di bloccare la costruzione del nuovo impianto sono i comitati contrari, che hanno nuovamente sottolineato la loro posizione.
Queste la nota dei comitati: “L’opera di pubblico interesse in realtà si poggia sulla menzogna e su una narrazione falsa legata ai benefici per la città e per i suoi cittadini. Unico interesse invece è per Gualtieri e Veloccia, che puntano tutto sullo stadio per la loro rielezione. A nulla sono valse le richieste fatte dai comitati, come quella di inserire un agronomo di parte che verifichi gli abbattimenti degli alberi. Sarebbe stato un controllo che ai cittadini viene negato affinché venissero rispettate le norme di legge, che venisse impedito di toccare alberi tutelati e che avvenisse la dovuta verifica delle nidificazioni, avviata e non ancora completata dagli ornitologi incaricati dal Comune”.