Per impostare una tostissima nuova stagione ci sarà tempo, benché sul mercato qualche nome cominci a circolare per Trigoria, come quello di Palestra dell’Atalanta o di Luca Perri per la porta. Prima però bisogna scoprire quale tipo di Europa disputerà la Roma, nella speranza che possa essere una Champions League che cambierebbe molte cose. Urge anzitutto fare il proprio dovere contro il Torino, l’ultima in carriera di un Claudio Ranieri al quale andranno per sempre i ringraziamenti di tutto il popolo giallorosso. Chi verrà al suo posto un mistero, e ci sono nuove rivelazioni importanti.
Oggi a Radio Manà Manà ha preso la parola Stefano Petrucci, spiegando come Ryan Friedkin abbia riprovato per l’ennesima volta a convincere il tecnico a rimanere in sella alla Roma anche nella prossima stagione. Il figlio del proprietario del club avrebbe sfruttato la sua presenza nella capitale di questi giorni (era all’Olimpico a vedere la partita contro il Milan), per ribadire la volontà sua e del padre di proseguire con lui in panchina. Ranieri però avrebbe declinato l’offerta, deciso sulla sua idea che la Magica debba ripartire con un nuovo progetto.
Friedkin senza idee per il post Ranieri?
Come ribadito dallo stesso Petrucci, questo non è il primo tentativo di persuadere Sir Claudio a rivedere la propria decisione, comprensibile visti i risultati ottenuti dal suo arrivo ma meno se si considerano altri motivi. Quando Ranieri dice di non poter essere il futuro della Roma afferma il vero, posto che quelle gettate da lui devono essere della basi da cui il club deve ripartire con un progetto fresco e nuovo, e sarebbe sciocco rimandarlo per la paura di abbandonare il porto sicuro.
Di fronte però alla ferma volontà dell’allenatore di appendere fischietto e cronometro al chiodo, la proprietà non sembra volersi rassegnare, come un bambino che fa i capricci dopo avergli tolto il suo giocattolo preferito. Che i Friedkin siano senza idee o valide alternative a Ranieri per la panchina che verrà? Il dubbio è legittimo, vista la lunga lista di nomi che, tra voci e smentite, occupa pagine di giornali ormai da settimane. Non resta che attendere, ma dopo il Torino serviranno risposte tempestive.
