Andranno smaltite molto in fretta le fatiche europee di giovedì sera e le scorie emotive che la partita contro il Porto ha lasciato. Roma tornata a casa con un pareggio non da buttare ma amaro per come maturato, con un Rosetti aspramente criticato da Ranieri per designazione e comportamento dell’arbitro. All’orizzonte arriva il Parma, una squadra decisamente in crisi di prestazioni e risultati ma con un disperato bisogno di punti salvezza.
Squadra subito in campo a Trigoria per la ripresa degli allenamenti, proprio per preparare una trasferta insidiosa in terra emiliana e trovare altri punti utili ad una rimonta proibitiva in campionato. Sul rettangolo di gioco sono scesi solo coloro che contro il Porto non avevano giocato ed erano entrati solo per un scampolo di partita, un’occasione per vedere all’opera Hummels e Paredes, i due grandi esclusi del match del Do Dragao.
Il resto del gruppo si è dedicato a scarico in palestra, con Ranieri che deve fare i conti con la gestione delle energie ed un paio di casi spinosi: ai box c’è Devyne Rensch, fattosi male ad inizio settimana in allenamento e che proverà a recuperare il ritorno contro il Porto; salterà quasi certamente il Parma anche Dybala, uscito dopo una forte botta al ginocchio ieri sera. Gli esami hanno escluso qualcosa di grave, ma preservarlo per l’Europa League appare come il piano più logico e scontato. Problemino alla caviglia per Pisilli, che però dovrebbe esserci domenica.
Turnover sia, 11 titolare imprevedibile
Tali acciacchi, unito con un Ranieri che vuole chiaramente arrivare al match contro il Porto con i titolare nella miglior condizione possibile, rende l’11 titolare della Roma a Parma decisamente imprevedibile. Già nelle scorse partite il turnover del mister non è stato facile da leggere, ed così sarà anche al Tardini: facile che Hummels possa tornare dal 1′ dopo gli 0 minuti tra Venezia e Portogallo, con Nelsson che spera di far riposare uno tra Mancini e N’Dicka. Lo stesso Paredes va verso la titolarità , vista la squalifica di Cristante, ma occhio alla mina vagante Gourna-Douath. Occhio là davanti, con Soulé, Baldanzi e Shomurodov che reclamano spazio.