Fino a questo momento per la Roma sono arrivate solamente delusioni e batoste. A testimoniarlo sono i tre cambi di allenatori che hanno portato, in maniera inevitabile, a una situazione di classifica disastrosa. I giallorossi, infatti, si trovano al dodicesimo posto in Serie A, con soli tre punti di distanza dalla zona retrocessione, e al ventesimo in Europa League. Insomma, una sorta di incubo dal quale gli uomini di Ranieri dovranno cercare di uscire il più in fretta possibile a partire proprio dal match contro il Tottenham. La compagine della Città Eterna è chiamata a tentare quello che sembra un miracolo contro una squadra tutt’altro che semplice.
Gli Spurs, infatti, mettono paura, soprattutto dopo il 4-0 rifilato al Manchester City in Premier League. La Roma dovrà stare attenta, accorta e non dovrà farsi cogliere impreparata da una squadra che fa dell’intensità il suo punto di forza. Il Tottenham, con tutta probabilità, proverà a pressare alta la formazione giallorossa per sfruttare eventuali errori e andare diretto in porta. Proprio per questo motivo la compagine della Capitale, oggi più che mai, è chiamata ad andare alla ricerca della propria identità che, almeno per il momento, sembrerebbe non aver trovato. La Lupa del resto non può lasciarsi scappare anche questo appuntamento. Una sfida diversa dalle altre dove si potrebbe vedere la vera indole del team: attendista e cinico, oppure, sfrontato e concessivo.
Ranieri insgena: la Roma apprende e il Tottenham attende
Se da una parte la Roma è ancora alla ricerca della propria identità, dall’altra bisogna guardare il volto che siede sulla panchina. Ranieri non è mai stato un grande amante del bel gioco o, per meglio dire, della supremazia territoriale. Sir Claudio ha sempre preferito essere efficace, portare il risultato a casa pur non essendo brillanti nella costruzione.
E, forse, potrebbe essere questo ciò che ci si aspetta dalla sua Roma. Il Tottenham spinge, questo è vero, ma lascia anche tanti spazi che i giallorossi potrebbero sfruttare. Nonostante partano da super favoriti, dunque, gli Spurs dovranno tenere alta la concentrazione se non vorranno essere l’origine della rinascita degli uomini allenati e guidata da Claudio Ranieri.