Di certo non il risultato che i tifosi giallorossi speravano contro l’Atalanta, per quella che è la quarta sconfitta consecutiva in campionato. Un 0-2 che lascia la Roma con appena due punti di vantaggio sulla zona retrocessione ed una stagione che sembra difficilmente riparabile, anche se più di qualcosa, tra Tottenham e Dea, non è da buttare. Le prestazioni hanno mostrato qualche segnale di ripresa, ma servono chiaramente i risultati. Nel match contro i nerazzurri, il popolo giallorosso ha risposto con striscioni di vario tipo e per diverse occasioni.
A cominciare da una piccola iniziativa della Curva Sud forse passata inosservata ma degna di nota. I tifosi hanno voluto far sentire il loro sostegno a Julio Sergio, ex portiere che per la Roma ha lottato a lungo e che ha lasciato un bellissimo ricordo nei supporters, per la malattia che il figlio sta affrontando da tempo. “Julio Sergio siamo con te, forza fratello!”, citava uno striscione comparso prima della partita con l’Atalanta. La risposta del brasiliano, su Instagram, non si è fatta attendere: “Impossibile non amare questa gente, questa città. Grazie Curva Sud“.
Da Ranieri e Bove a Salzarulo
Come detto però, il match con la Dea è stata l’occasione per ammirare tanti striscioni per diverse occasioni. A cominciare dalle numerosissime manifestazioni d’affetto nei confronti di Ranieri, per quello che era il suo ritorno all’Olimpico: da “Bentornato mister” a “Fargliela onorare come tu sai fare. Daje Claudio”, da “Nei giorni di burrasca e in quelli senza vento, da vero romano non hai esitato un momento” fino a “Per chi come noi quando questa maglia chiama, risponde presente. Mister Ranieri bentornato tra la tua gente”.
Che il grosso dell’attenzione fosse per il tecnico di Testaccio era ovvio, ma non è il solo che è stato preso in considerazione. Impossibile non notare lo striscione per Edoardo Bove, un ragazzo ancora amato dopo la partenza “forzata” verso la Fiorentina: “Edoardo non mollare, in campo ti vogliamo vedere ancora lottare. Avversari sì, nemici mai, romanisti sempre”. Ultima menzione per il match analyst Michele Salzarullo, unico superstite dello staff di Mourinho, espulso per aver mostrato all’arbitro il fallo su N’Dicka sul gol del 2-1 del Verona qualche settimana fa: “Salzarulo esempio”.
