Quasi tutto pronto per la sfida dello Stadio Olimpico tra Roma e Como, con i giallorossi che vanno alla caccia dell’undicesimo risultato utile consecutivo per continuare la propria rincorsa all’Europa. Proprio in vista del match, l’ex attaccante di entrambe le formazioni Walter Casaroli è intervenuto nel podcast Serie A Preview. Queste le sue parole: “Le cose stanno migliorando con Ranieri? Sicuramente, soprattutto rispetto a come eravamo partiti”.
Riguardo all’arrivo in prima squadra in tempi passati: “Dipendeva sempre dal personaggio, dall’allenatore che credeva nei giovani. Ora non facciamo esordire i giovani così velocemente, è più le volte che li mandiamo in giro e poi le ricompriamo spendendo un sacco di soldi. In generale di giovani italiani ne escono fuori pochi, all’estero hanno un’altra mentalità. Noi eravamo un po’ lanciati alla viva il parroco, eravamo un po’ lasciati a noi stessi. Dovevi cercare di risolvere da solo i tuoi problemi, secondo me il giovane va seguito sotto tutti i punti di vista”.
Casaroli si è poi espresso riguardo il suo esordio: “Io ho saputo nello spogliatoio che avrei giocato, se ne parlava ma Liedholm non mi aveva detto niente. Con incoscienza entri in campo e giochi, ma da professionista la situazione cambia. C’è il pubblico, ci sono i giornalisti. Se i giovani non sono seguiti rischiano di perdersi, come mi è successo. Nella mia Primavera c’erano Di Bartolomei, Rocca anche se già giocava in prima squadra. Quanti però sono arrivati in prima squadra? Pochissimi”.
Casaroli: “Il Como sta facendo bene”
Sull’esperienza da allenatore con giocatori come Galloppa: “Era uno di quei ragazzi che volevano arrivare, si impegnava e faceva sempre il suo dovere. Era uno di quelli che poi è arrivato, mentre si è persa tanta gente che aveva più qualità di lui ma che non avevano la stessa testa. Landolina era un giocatore straordinario ma non è arrivato perché era indolente e svogliato, aveva qualità enormi. Il gruppo ’88 giocava a memoria, ma di loro non ha mai esordito nessuno”.
Sulla sfida Roma-Como: “Da quando è entrata questa società il Como sta facendo bene, possono spendere e vanno a cercare il meglio. La crescita c’è e hanno visto qualcosa di propositivo a livello di business. Bisogna stare molto attenti, secondo me non esistono partite facili o difficili. Se la Roma gioca come ha giocato le ultime partite, con quell’intensità e determinazione e crescita di ogni singolo giocatore. Prima i giocatori non erano questi, giocavano i fratelli. Prima non rendevano per quello che sapevano fare. La Roma ha un’ottima rosa, ora stanno dimostrando di essere giocatori veri. La Roma deve avere la giusta concentrazione, facendo capire fin dai primi minuti che non torneranno a casa con dei punti“.
Casaroli ha concluso esprimendosi su Dybala ed Angelino: “Eppure sentivo dire di Angelino ‘chi lo ha mandato’. Ora ha trovato la giusta collocazione ed è diventato il giocatore che magari ha visto chi lo ha preso. È un buon giocatore, che se adesso lo mettessi all’Inter farebbe molto meglio di Dimarco. È alla sua altezza, tranquillamente. Dybala lo conoscevamo tutti, forse non rendeva perché la squadra non rendeva ma non ne possiamo discutere”.