Le serate europee all’Olimpico tornano con tutta la loro magia, cariche di adrenalina e con un’atmosfera incandescente. La Curva Sud è pronta a far tremare gli avversari, mentre la Roma si prepara a sfruttare il fattore campo per conquistare il passaggio agli ottavi di Europa League.
L’Olimpico sarà un’arma in più, ma la qualificazione si deciderà sul campo, con i gol necessari a superare il Porto dopo il pareggio dell’andata. Finora, la solidità difensiva è stata la chiave del cammino europeo dei giallorossi: con appena sei reti incassate in nove partite, la Roma ha avuto la terza miglior difesa del torneo nella fase a gironi. Ma adesso serve qualcosa in più dall’attacco, perché il miglior attacco non può essere solo la difesa.
Il momento di Dovbyk e Dybala
Proprio il reparto arretrato ha inciso anche in zona gol, con le firme di Mancini, Hummels, N’Dicka, Hermoso e Celik, oltre ai centri dei centrocampisti Pellegrini, Abdulhamid e Angelino. Gli attaccanti, invece, hanno contribuito solo con due reti di Artem Dovbyk (contro Athletic Bilbao e Dinamo Kiev) e una di Shomurodov.
Ecco perché questa è la serata in cui Dovbyk e Dybala devono prendersi la Roma sulle spalle. Il passaggio del turno vale dieci milioni di euro, un passo avanti verso la finale di Bilbao e soprattutto la qualificazione alla prossima Champions League. La Joya non ha ancora segnato in Europa in questa stagione: lo scorso anno sbloccò il suo tabellino proprio agli ottavi contro il Brighton. Anche Dovbyk è a secco dalla terza giornata, quando colpì la Dinamo Kiev: da allora, sei partite senza reti.
Con Saelemaekers assente e qualche incognita su Pellegrini, Ranieri sa di dover puntare tutto sui suoi due uomini chiave in attacco. Perché il sogno europeo della Roma dipende anche e soprattutto da loro.