Il primo passo per rifondare la Roma di Gian Piero Gasperini parte da dietro. Il tecnico piemontese, sempre fedele al suo sistema a tre in difesa, ha già chiesto rinforzi per un reparto che rischia di perdere pezzi importanti. Mats Hummels ha chiuso la sua carriera da professionista, mentre Mario Hermoso. di ritorno dal prestito al Bayer Leverkusen, potrebbe non far parte della rosa della prossima stagione.
Il ritorno di Kumbulla: occasione o transizione?
Marash Kumbulla è il primo nome utile sulla lista. Di rientro dal prestito all’Espanyol, dove ha ritrovato minutaggio dopo il grave infortunio al crociato, il difensore albanese rappresenta una risorsa interna che Gasperini conosce bene. Lo aveva affrontato più volte all’Atalanta e sa quanto possa essere utile in un contesto aggressivo e fisico come quello che intende proporre.
Kumbulla ha forza, gioco aereo e una discreta capacità d’impostazione. Ma il punto interrogativo è sulla sua tenuta fisica e sulla velocità di lettura: aspetti cruciali nel sistema gasperiniano, dove i difensori vengono spesso lasciati nell’uno contro uno alto sul campo.
Edvin Kurtulus: il profilo internazionale che piace a Ghisolfi
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la Roma segue con attenzione Edvin Kurtulus, classe 1999, svedese naturalizzato kosovaro, attualmente in forza al Ludogorets. È un centrale moderno: rapido, fisico, con esperienza europea e margini di crescita importanti. Sarebbe un profilo perfetto per il tipo di lavoro che Gasperini ha sempre portato avanti: prendere giocatori semi-sconosciuti e portarli a un livello superiore.
Kurtulus è ambidestro, può giocare sia sul centro-destra che sul centro-sinistra, e ha anche discreta qualità in costruzione. Il costo non dovrebbe essere proibitivo (intorno ai 6-8 milioni), e rientra nel progetto di una Roma sostenibile economicamente, soprattutto alla luce dei vincoli imposti dalle regole UEFA (football earnings rule: -60 milioni di deficit massimo entro il 2026).
Tuttavia, Kumbulla e Kurtulus da soli non bastano. La Roma ha bisogno anche di un difensore di livello internazionale, che dia leadership, carattere ed esperienza. Un profilo “alla Smalling dei primi tempi”, capace di guidare un reparto giovane e rinnovato.