Tempo di bilanci e valutazioni per la Roma, reduce da un campionato ricco di alti e bassi concluso al 5° posto. I giallorossi disputeranno lāEuropa League nella prossima annata e si candidano come una delle serie contendenti al titolo. Per vincerlo, però, servirĆ una rosa di alto livello, oltre che un progetto ambizioso. I Friedkin dovranno concludere il colpo Gian Piero Gasperini per la panchina, mentre il direttore tecnico Florent Ghisolfi dovrĆ analizzare quali elementi faranno parte della nuova era capitolina. Uno di questi risulterebbe essere il centravanti, colui che ha il compito di segnare.
Artem Dovbyk ha infatti concluso il primo anno sotto lāombra del Colosseo, con allāattivo 17 gol e 4 assist in 45 presenze. Nellāarco di unāintervista ai microfoni di Idealista.it, il ragazzo nato a Cherkasy ha parlato della stagione appena passata in archivio: āIl bilancio per me ĆØ positivo, essendo in nuovo ambiente dove mi sono dovuto adattare. Potevo fare sicuramente di più. Di certo ho dato il massimo per contribuire al successo della squadra. Il primo ricordo che ho ĆØ la gara casalinga con lāEmpoli, seppur il risultato non fosse stato felice. Mi ha colpito in modo impressionante lāambiente dello stadio e lāentusiasmo dei nostri tifosiā.
Lāucraino ha proseguito spaziando proprio su Roma: āTutto si ĆØ rivelato come immaginavo, sia il club che il posto di per sĆ©. La cittĆ ĆØ strepitosa, il centro storico ĆØ mozzafiato. Forse la parte che mi piace di più e che ho visitato più spesso ĆØ lo stadio Olimpico. Se dovessi condividere una casa lo farei con Mats Hummels. Sarebbe un ottimo riferimento sia per il calcio che per vivere il luogo. Una cosa che mi ha colpito di lui ĆØ che ĆØ organizzato su tuttoā. Parole al miele di Dovbyk, il cui futuro rimarrebbe però appeso ad un filo sottile